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editoriali

Putin fa i conti con i guai della guerra

Redazione

La Corte dei conti russa mostra a Vladimir Putin prospettive fosche per l'economia del paese, con l'inflazione al 20 per cento e il calo del Pil tra -8,8 e -12,4 per cento

La guerra della Russia all’Ucraina va avanti da due mesi, un periodo percepito come lunghissimo, ma non lo è: la guerra tra Finlandia e Russia del 1939 durò cento giorni, e viene considerata breve. Chi condanna la scelta di introdurre sanzioni perché non hanno costretto Mosca a capitolare non comprende l’eccezionalità della guerra in Ucraina, e non considera quanto essa cambierà l’economia e le relazioni internazionali. A fare la differenza è quel che accadrà nel medio e nel lungo periodo, e da questo punto di vista anche gli apparati dello stato russo come la Banca centrale e la Corte dei conti delineano uno scenario negativo che, collocato nel contesto geopolitico, diventa drammatico.

 

Ieri il presidente della Corte dei conti russa Alexei Kudrin ha detto che nei prossimi 1-2 anni la Russia vivrà una situazione difficile. Secondo le stime preliminari del ministero dello Sviluppo economico, il calo del pil russo nel 2022 sarà tra il -8,8 e il -12,4 per cento, con un’inflazione del 20,7 per cento per quest’anno. A preoccupare anche il dato sulla produzione industriale, che nel 2022 potrebbe ridursi del 7-9 per cento. Kudrin ha aggiunto che per stabilizzare la situazione servono più di 4 trilioni di rubli (€50 miliardi di euro) solo quest’anno. Inoltre, e questo è un passaggio dirimente, verranno spese tutte le entrate del bilancio federale provenienti nel 2022 dal settore del petrolio e del gas per un importo di 6,3 trilioni di rubli (€79 miliardi).

 

Kudrin, che in passato ha ricoperto per 10 anni il ruolo di ministro delle Finanze e di vicepremier nei governi di Putin stava parlando al Presidium del Consiglio dei legislatori. Con la decisione di sospendere le forniture di gas a Polonia e Bulgaria, ieri la Russia ha scelto di attaccare  le economie dando un’enorme spinta all’embargo energetico totale, prima sul petrolio e successivamente sul gas. Ma se Putin pensa di poter affrontare una guerra economica con l’occidente, il suo calcolo si rivelerà ancora più sbagliato della scelta di aggredire l’Ucraina con l’idea di rovesciare il governo di Kyiv in pochi giorni