Jake Angeli, uno dei protagonisti dell'assalto al Campidoglio del gennaio 2020, durante un comizio (Foto LaPresse)

EDITORIALI

Dateci un repubblicano credibile

Redazione

La ricerca della conduttrice di The View è la sintesi esatta dello stato del Gop

The View, il programma ideato da Barbara Walters che va in onda tutti i giorni della settimana alle 11 del mattino sull’emittente americana Abc, ha un problema: non riesce a trovare una co-conduttrice conservatrice che sia rappresentativa del conservatorismo prevalente negli Stati Uniti, cioè il trumpismo. The View va in onda da venticinque anni, è un programma condotto da donne che parla, a metà mattina, di tutto e non necessariamente alle donne: oggi registra un calo degli ascolti, ma da sempre è la trasmissione più vista e più nota del paese in questa fascia oraria, tanto che i politici ne hanno fatto un appuntamento imprescindibile (il primo fu, nel 2010, Barack Obama).

 

Per questo le conduttrici cercano di esprimere più visioni politiche possibili, ma da quando ad agosto se n’è andata Meghan McCain, figlia del senatore McCain, il produttore esecutivo della trasmissione, Brian Teta, ha detto di voler prendersi del tempo per trovare una sostituta. Intanto ci sono state delle prove, con un turn over molto rapido, che ha portato una delle conduttrici, Sunny Hostin, a lamentarsi in un’intervista con il New York Magazine: con questi continui cambi abbiamo problemi di credibilità, e “abbiamo davvero bisogno di una voce conservatrice”. Già, ma quale?

 

Alcune fonti interne ad Abc hanno raccontato a Politico che è difficile trovare una candidata che “rispetti tutti i requisiti”. Non vogliono prendere in considerazione persone che pensano che Joe Biden sia un impostore, che non condannano l’assalto del 6 gennaio e che sostengono teorie complottistiche su vaccini e altro. Ma per avere credibilità presso il pubblico mainstream repubblicano, la conduttrice deve sostenere Donald Trump, altrimenti non rappresenterebbe il paese. Quindi: i non trumpiani non sono rappresentativi, i trumpiani sostengono che Biden è un impostore, che il 6 gennaio è stato un atto dovuto e che il Covid è una fissazione dei democratici. La sedia resta vuota, ed è la sintesi perfetta del Partito repubblicano di oggi.

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