Editoriali
La Cdu rompe con Merkel. Merz è il nuovo presidente
Il 62 per cento degli iscritti al partito sceglie la discontinuità e guarda a destra. A Gennaio il Congresso ufficializzerà la nomina
In politica, per recidere il cordone ombelicale, i tempi possono essere molto più lunghi. Alla Cdu, il Partito cristianodemocratico tedesco, ci sono voluti tre anni esatti per concludere l’operazione. Era il dicembre del 2018 quando Angela Merkel lasciò la guida della Cdu che aveva strappato dalle mani di Helmut Kohl diciotto anni prima. Venerdì il 62 per cento degli iscritti al partito ha scelto Friedrich Merz quale nuovo numero uno della Cdu: sarà il Congresso di gennaio a consacrare Merz presidente ma la percentuale raccolta e l’alta partecipazione al voto – si sono espressi due terzi dei 480 mila tesserati – non lasciano adito a dubbi. La Cdu svolta a destra incoronando presidente il candidato più antimerkeliano dei tre in gara, il rivale di sempre dell’ex cancelliera.
Renano e atlantista, ma anche europeista pur senza eccessi di solidarietà finanziaria con i paesi spendaccioni, il 66enne Merz incarna i valori della conservazione della vecchia Cdu di prima di Merkel – non a caso la sua stella tramontò proprio con l’ascesa della leader venuta dall’est. Eletto al terzo tentativo (nel 2018 Merkel gli sbarrò la strada con Annegret Kramp-Karrenbauer e lo scorso gennaio con Armin Laschet), il facoltoso avvocato già consulente del fondo BlackRock si è imposto sul centrista Norbert Röttgen (26 per cento) e sul merkeliano di ferro Helge Braun (12 per cento), ex ministro di stato alla cancelleria federale. L’elezione di Merz consegna la Cdu a una curiosa commistione di passato-futuro. Il passato conservatore che torna dopo anni di grande coalizione con i socialdemocratici ma anche la ricerca di una via per il futuro dell’ultimo Volkspartei tedesco. Da domani Merz, che non ha mai fatto mistero di voler recuperare parte dei voti franati a destra verso i nazionalisti dell’ AfD in anni recenti, dovrà trovare il modo di parlare alle donne e ai giovani di una Cdu non più merkeliana. Mentre l’Spd ha vinto le ultime elezioni presentando Olaf Scholz, il nuovo cancelliere, come un elemento di continuità con Merkel, la Cdu ha scelto la discontinuità.
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