L'Ue reagisce alla violazione di Lukashenka. Ma il problema non è lui, è Putin

David Carretta

Bruxelles ha annunciato nuove sanzioni contro la Bielorussia, ma continua a rimandare il dibattito strategico sulle relazioni con la Russia. Per Mosca il dirottamento è “ragionevole”

L’Unione europea ha annunciato nuove sanzioni contro la Bielorussia, dopo che domenica il regime di Aleksandr Lukashenka ha dirottato con un falso allarme bomba e un Mig-29 un aereo della Ryanair in volo da Atene a Vilnius per arrestare uno dei passeggeri a bordo, il giornalista e oppositore Roman Protasevich. “E’ uno scandalo internazionale”, ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, prima del vertice dei capi di stato e di governo: “Lavoriamo sulle sanzioni. Le vite di civili europei sono state messe in pericolo. E’ una minaccia per la sicurezza internazionale e l’aviazione civile”. Oggi Minsk ha bloccato per un’ora e mezza un volo Lufthansa diretto a Francoforte con la scusa di una minaccia, facendo temere un altro sequestro di passeggeri europei. Michel ha promesso “una reazione ferma”. Durante la cena i leader dell’Ue hanno discusso una serie di opzioni. Alcune sanzioni riguardano il settore dell’aviazione: divieto di sorvolo della Bielorussia per i vettori europei, esclusione della compagnia Belavia dall’Ue, inchiesta urgente dell’Organizzazione internazionale dell’aviazione civile. Altre erano già in preparazione: l’inserimento a giugno nella lista nera dell’Ue di una cinquantina di funzionari del regime. Ursula von der Leyen ha annunciato sanzioni contro “imprese ed entità economiche che finanziano il regime”. Ma il dirottamento del volo Ryanair ha fatto passare in secondo piano una discussione molto più importante per il futuro della Bielorussia: il dibattito strategico sulle relazioni dell’Ue con la Russia. 

 

“Tutti sanno che c’è più di un legame tra Bielorussia e Russia”, spiega la fonte dell’Ue. Se Lukashenka è sopravvissuto alle manifestazioni  è grazie alla protezione diplomatica, economica e di sicurezza di Vladimir Putin. Mosca ha difeso l’operazione del regime bielorusso: “E’ scioccante che l’occidente consideri l’incidente nello spazio aereo bielorusso scioccante”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, accusando i paesi occidentali di aver condotto in passato “rapimenti, atterraggi forzati e arresti illegali”. Sergei Lavrov ha parlato di “approccio assolutamente ragionevole” da parte della Bielorussia. Secondo diversi analisti, Minsk non avrebbe mai dirottato il volo senza il consenso di Mosca.


Putin e Lukashenka dovrebbero vedersi questa settimana per il terzo summit in tre mesi, dopo quelli di Sochi il 22 febbraio e Mosca il 22 aprile. Lo scorso anno, all’inizio delle manifestazioni in Bielorussia, l’Ue aveva sperato che il presidente russo avrebbe scaricato il suo protetto di Minsk, più che per interesse che per disaffezione. Come accaduto spesso con la Russia, l’Ue ha fatto la scommessa sbagliata e ora si ritrova con il doppio problema di un Putin sempre più aggressivo e di un Lukashenka che si comporta da fuorilegge internazionale. Che sia perché ritiene Lukashenka insostituibile o perché lo manovra a suo piacimento, Putin utilizza il presidente bielorusso come un’arma strategica, mentre l’Ue si ostina a trattare Russia e Bielorussia come due problemi separati.


Nel vertice di lunedì i leader dell’Ue hanno avuto una discussione strategica sulla Russia, che era stata rinviata più volte, nonostante il caso Navalny, l’umiliazione subita da Josep Borrell a Mosca in febbraio e le minacce militari all’Ucraina.  La Commissione e l’Alto rappresentante hanno ricevuto l’incarico di redigere un rapporto per una nuova discussione strategica al Consiglio europeo di giugno. L’idea di fondo è replicare quanto fatto con il turco Recep Tayyip Erdogan: offrire alla Russia la scelta tra un miglioramento delle relazioni e ulteriori sanzioni. Ma l’approccio con Putin è stato più volte tentato in passato. La risposta è sempre stata la stessa: “Niet”.
 

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