le petit prince de l'espace

Nello spazio con Thomas Pesquet

La vita, i sogni e l'avventura cosmica dell'uomo che fa appassionare Parigi (e anche Bruxelles)

Mauro Zanon

Chi è l'astronauta amatissimo dalla Francia che partirà domani a bordo della navicella spaziale Crew-2 Dragon per raggiungere la Stazione spaziale internazionale

Quando siamo andati a Chambord, nel maggio del 2019, per i 500 anni della morte di Leonardo da Vinci, abbiamo toccato con mano la popolarità di Thomas Pesquet, invitato dal presidente francese Macron assieme all’astronauta italiana Samantha Cristoforetti per animare un appassionante atelier sulla scienza e lo spazio. Gli occhi dei liceali francesi, nonostante la presenza dell’inquilino dell’Eliseo e di altre personalità di spicco, erano tutti per questo 43enne dalla faccia pulita e dai modi cortesi, figlio della Normandia profonda ed ex pilota di Air France, che da piccolo guardava le stelle e sognava un giorno di raggiungerle. Domani, a bordo della navicella spaziale Crew-2 Dragon ribattezzata “Endeavour” e concepita dall’impresa americana SpaceX, Pesquet decollerà dal John Fitzgerald Kennedy Space Center di Cape Canaveral in Florida per raggiungere la Stazione spaziale internazionale (Iss), dove starà duecento giorni assieme agli astronauti statunitensi Shane Kimbrough e Megan McArthur, e al giapponese Akihiko Hoshide.

 

 

Lo spazio mi manca quando sono sulla Terra”, ha detto a France 24 l’astronauta francese, alla vigilia della sua partenza per lo spazio (doveva avvenire oggi alle 11:49 ora italiana, ma è stata posticipata a domani in ragioni di condizioni metereologiche sfavorevoli previste lungo la traiettoria del volo). Pesquet, oltre a essere il primo comandante di nazionalità francese di una missione sull’Iss, sarà il primo astronauta dell’Esa, l’Agenzia spaziale europea, a volare su una navicella di nuova generazione. “Mi emoziona il fatto di essere il primo europeo a volare sulla nuova generazione di navicelle spaziali americane. Sarà interessantissimo per me paragonarlo con il mio primo volo come pilota della Soyuz (navicella russa, ndr), e di portare questa esperienza alla mia squadra. La navetta Dragon è una macchina moderna con nuove impressionanti capacità”, ha dichiarato Pesquet. E ancora: “Sono incredibilmente onorato. Per tre volte consecutive le missioni sull’Iss hanno un comandante europeo. Ciò conferma la crescente centralità dell’Europa nella stazione spaziale e in vista delle future esplorazioni lunari”. Si tratta della seconda missione sull’Iss per l’astronauta francese e coincide con uno storico anniversario per l’Esa: il 21 aprile 2001, l’italiano Umberto Guidoni diventava il primo astronauta europeo a mettere piede nella Stazione spaziale internazionale. Anche la Crew-2 Dragon, come lo Space Shuttle che portò in orbita Guidoni vent’anni fa, partirà dalla storica piattaforma 39A del Kennedy Space Center. Pesquet, come lo fu Guidoni per l’Italia, è una fierezza nazionale in Francia. “Questa missione è l’illustrazione dell’eccellenza della ricerca francese e europea e della ricchezza della cooperazione franco-americana in questo campo”, ha affermato il primo ministro francese Jean Castex, che assisterà dalla sede del Cnes (Centro nazionale degli studi spaziali) a Parigi al decollo della missione “Alpha”.

 

 

L’avventura cosmica di Thomas Pesquet nato a Rouen nel 1978, inizia nel maggio 2009, quando viene selezionato assieme a cinque altri europei (di cui due italiani, Luca Parmitano e Samantha Cristoforetti) per integrare il corpo di astronauti dell’Esa (i candidati erano più di 8mila). Figlio di un insegnante di matematica e di una maestra di scuola elementare, si forma a Tolosa come ingegnere aerospaziale, occupa varie funzioni al Cnes, prima di diventare pilota di Air France e della grande promozione del 2009. Pesquet è anche cintura nera di judo, parla sei lingue, ha una moglie che lavora alla Fao a Roma, ma soprattutto possiede uno spiccato senso della comunicazione. Molto attivo sui social, nel quale racconta il quotidiano di un astronauta con foto e video, ha reso più accessibile il mondo dello spazio a tutti i francesi, dai più grandi ai più piccoli. I quali, in questi giorni, hanno manifestato il loro affetto con messaggi e disegni pubblicati sulla sua pagina Facebook. “Sono un uomo ordinario che vive esperienze straordinarie”, ripete sempre Pesquet, il decimo astronauta francese a volare nello spazio. A Parigi lo chiamano “le petit prince de l’espace”, un 43enne sognatore che ama le odissee nello spazio, ma sa tenere i piedi per terra.