Una crisi culturale
L'ultima sulle epurazioni al New York Times
Le pressioni dei giovani woke (e autoritari) dentro al quotidiano hanno fatto sì che il veterano McNeil perdesse il lavoro. Il dissenso è cancellato, ma anche la competenza
Il direttore Baquet ha detto che McNeil ha sbagliato, ma che le sue intenzioni non erano “cariche d’odio né maliziose” e quindi bisognava dargli “un’altra chance”. 150 dipendenti in una lettera dicono: le intenzioni non contano, McNeil ha utilizzato una parola proibita, deve essere rimosso.
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