Nella foresta di Bojna, che separa l’Ue dalla Bosnia, c’è qualcosa da nascondere. Sabato scorso una delegazione di quattro eurodeputati del Partito socialista europeo – Brando Benifei, Pietro Bartolo, Alessandra Morretti, Pier Francesco Majorino – è stata rincorsa e cacciata dalla polizia croata dai sentieri che conducono in Bosnia Erzegovina. I quattro sono stati respinti perché volevano osservare e riferire a Bruxelles dei presunti respingimenti al confine e delle condizioni in cui circa un migliaio di profughi sono costretti al di là della frontiera – in ciabatte tra la neve, sotto tende messe in piedi per l’emergenza causata la vigilia di Natale dall’incendio del campo di Lipa, a nord-ovest della Bosnia.
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