Il presidente del Consiglio Conte accoglie il presidente cinese Xi Jinping a Roma il 22 marzo del 2019 (Olycom)

Che fine ha fatto il "rapporto privilegiato"?

L'accordo Ue-Cina ci dice qualcosa sull'Italia

Due anni fa, quando il governo Conte-Di Maio-Salvini entrava nella Via della Seta, a Parigi si faceva sul serio

Giulia Pompili

La presenza di Emmanuel Macron alla conferenza di conclusione dei negoziati per il Cai non è piaciuta a nessuno, da Palazzo Chigi alla Farnesina. Eppure il motivo dell'esclusione è da far risalire a quel marzo del 2019, quando l'Italia ha steso il tappeto rosso a Xi Jinping mentre Parigi, Berlino e Bruxelles facevano fronte comune

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  • Giulia Pompili
  • È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.