La seconda fine di Shinzo Abe
Il primo ministro giapponese annuncia le dimissioni per motivi di salute. La terza economia del mondo perde il leader della stabilità
È il primo ministro che ha governato più a lungo il Giappone sin dal Dopoguerra, l’ambizioso leader politico che avrebbe voluto rivoluzionare economia e diplomazia della terza economia del mondo. Le dimissioni di Shinzo Abe, annunciate stamattina in una conferenza stampa dopo qualche giorno di pettegolezzi, sono uno terremoto politico non solo nel paese del Sol levante ma in tutta l’Asia. Perché Abe, dopo anni di instabilità politica per il paese, aveva ridato al Giappone un progetto chiaro – condivisibile o meno – sia a livello economico sia sul piano della politica internazionale.
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- Giulia Pompili
È nata il 4 luglio. Giornalista del Foglio da più di un decennio, scrive soprattutto di Asia orientale, di Giappone e Coree, di Cina e dei suoi rapporti con il resto del mondo, ma anche di sicurezza, Difesa e politica internazionale. È autrice della newsletter settimanale Katane, la prima in italiano sull’area dell’Indo-Pacifico, e ha scritto tre libri: "Sotto lo stesso cielo. Giappone, Taiwan e Corea, i rivali di Pechino che stanno facendo grande l'Asia", “Al cuore dell’Italia. Come Russia e Cina stanno cercando di conquistare il paese” con Valerio Valentini (entrambi per Mondadori), e “Belli da morire. Il lato oscuro del K-pop” (Rizzoli Lizard). È terzo dan di kendo.