Venezia, si inaugura l'Anno del Turismo Europa-Cina

Se l'Europa è debole, la Cina approfitta

Redazione

La strategia di Pechino è chiara. Così Bruxelles può cadere nella trappola

La Cina sta facendo pressioni sui paesi dell’Unione europea affinché firmino un documento congiunto per dissociarsi dalle politiche protezioniste del presidente americano Donald Trump. L’indiscrezione circola tra i rappresentati dei paesi dell’Ue a Bruxelles ed è stata riportata per la prima volta ieri da Reuters. E’ successo già almeno tre volte – durante riunioni ai massimi livelli alle quali hanno partecipato anche il vicepremier cinese Liu He (il gran negoziatore di Pechino anti dazi americani) e il consigliere di stato Wang Yi – che la Cina proponesse ai partner europei di creare un’alleanza contro l’America da sancire definitivamente entro l’estate. L’Europa già da tempo, con dichiarazioni piuttosto caute, ha espresso il suo dissenso nei confronti del protezionismo di Washington, ma a questo punto salire sul carro della Cina – che già a Davos con il discorso del presidente di Xi Jinping del gennaio del 2017 si era trasformata nell’alfiere del libero mercato –  potrebbe essere sconveniente, sotto ogni punto di vista.

 

Prendere una posizione netta nella guerra commerciale tra America e Cina significa accettare l’influenza strategica di Pechino in Europa, che a questo punto sarebbe autorizzata a dire la sua (o a silenziare) sull’intero spettro dei cosiddetti “valori occidentali”. Dopo i dissidi manifestati all’ultimo G7, scrive Reuters citando fonti diplomatiche, la Cina ha capito che l’Europa stava perdendo il suo tradizionale alleato, l’America, e che dunque era il momento di portare dalla propria parte il Vecchio continente. Se con Washington non si può stare, accettare l’influenza cinese potrebbe essere la fine dell’indipendenza europea. Al contrario, un’Europa forte può essere l’ago della bilancia tra le due potenze.

Di più su questi argomenti: