Mariano Rajoy (foto LaPresse)

La dottrina Rajoy

Redazione

Per sconfiggere il populismo c’è una sola ricetta che funziona: crescita, crescita e crescita

Roma. Il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy, ha rivelato ieri in un’intervista al Wall Street Journal la sua ricetta per contrastare i populismi che attanagliano l’Europa: crescita, crescita e ancora crescita. “L’obiettivo più importante in tutta Europa è ottenere crescita economica e occupazione”, ha detto Rajoy al Wsj, aggiungendo che per raggiungere quest’obiettivo è necessario mettere a punto quel tipo di dure riforme strutturali grazie alle quali il primo ministro di Madrid ha portato la Spagna a diventare l’economia con il maggior tasso di crescita del continente. I risultati economici sono di gran lunga il miglior biglietto da visita di Rajoy, benché in Spagna la disoccupazione sia ancora alta e ci siano preoccupazioni per l’eccesso di deficit. Il richiamo alla crescita echeggia parole recenti di Angela Merkel (“I politici devono mostrare… che la promessa di un’economia di mercato sociale può essere mantenuta”) e di Matteo Renzi, il quale ha invocato una “strategia per la crescita” nel suo discorso di addio.

Ma mentre in Europa si avvicinano molteplici scadenze elettorali (nell’ordine: Paesi Bassi, Francia, Germania) e l’Italia è nel mezzo della crisi di governo, Rajoy è ormai visto come uno dei leader più stabili del continente, perché pur essendo a capo di un esecutivo di minoranza è riuscito a disinnescare la bomba populista. I movimenti populisti europei “sono un fenomeno passeggero”, sostiene Rajoy. “Avanzano a un certo punto ma poi possono sparire”. “Se i partiti tradizionali si difendono con la stessa energia e buoni argomenti di quelli antisistema, le cose si stabilizzeranno. Bisogna spiegare le cose positive che hanno fatto i grandi partiti europei”.

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