Mohamed Ahmed al Tayyeb, imam di al Azhar

Boldrini porta a Montecitorio l'imam che vuole distruggere Israele

Giulio Meotti
Il 21 ottobre lectio magistralis di al Tayyeb, grande imam di al Azhar, in Parlamento. In questa veste, e già in quella di Gran Muftì d’Egitto, Tayyeb ha invocato più volte la distruzione dello stato ebraico ed è stato duramente attaccato in un rapporto del Congresso americano per la sua giustificazione degli attentati suicidi.

Roma. Mohamed Ahmed al Tayyeb è il grande imam di Al Azhar, il “Vaticano dell’islam sunnita”, “l’università più antica del mondo”, la radiosa scuola del Cairo. In questa veste, e già in quella di Gran Muftì d’Egitto, Tayyeb ha invocato più volte la distruzione di Israele.

 

“La soluzione al terrore israeliano risiede nella proliferazione degli attacchi suicidi che diffondono terrore nel cuore dei nemici di Allah”, ha detto Tayyeb. “I paesi, governanti e sovrani islamici devono sostenere questi attacchi di martirio”. Tayyeb è stato duramente attaccato in un rapporto del Congresso americano proprio per la sua giustificazione degli attentati suicidi. Tayyeb ha anche spiegato che “le operazioni di martirio in cui i palestinesi si fanno esplodere sono permesse al cento per cento secondo la legge islamica”, come la donna palestinese che ha detonato un esplosivo sulla strada per Gerusalemme qualche giorno fa. Tayyeb ha rifiutato l’offerta di recarsi in visita a Gerusalemme: “Sconsiglio vivamente ai musulmani di visitare Israele”. E da sempre si rifiuta personalmente di “ricevere qualsiasi governante israeliano sia in Egitto che all’estero. Non intendo incontrare funzionari israeliani che siano politici o religiosi”. Commentando la decisione del suo predecessore Tantawi, che fu attaccato per aver stretto la mano all’allora presidente israeliano Shimon Peres durante una conferenza dell’Onu a New York, Tayyeb ha detto che “a ogni congresso o seminario al quale parteciperò mi informerò prima della possibile presenza di israeliani e se ci fossero eviterò di andarci”. E’ lo stesso Tayyeb che la scorsa primavera ha accusato il “sionismo” per il caos in medio oriente.

 

[**Video_box_2**]C’è da domandarsi quindi cosa sia passato per la testa della presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini, che ha invitato Tayyeb per una “lectio magistralis” il prossimo 21 ottobre alle tre del pomeriggio nella Sala della Regina di Montecitorio. Titolo dell’evento un ever green assoluto: “Islam, religione di pace”. Nessuno alla Camera dei Deputati si è mai premurato di organizzare una lectio magistralis del rabbino capo d’Israele. C’è da chiederselo due volte cosa sia passato per la testa di Laura Boldrini, perché un invito simile arriva proprio nelle settimane in cui in Israele gli ebrei sono uccisi a coltellate, asfaltati con le automobili e assassinati a fucilate sotto gli occhi dei loro figli. “Operazioni di martirio” sanzionate dall’imam Tayyeb. E’ lo stesso grande imam di Al Azhar che aveva respinto gli auguri di Papa Benedetto XVI in occasione di Eid el Adha, la festa del sacrificio islamico, e che aveva sospeso il dialogo col Vaticano in seguito alle dichiarazioni del Pontefice che invocava la protezione dei cristiani in medio oriente. E se proprio il Presidente Boldrini non aveva orecchio per i travagli del popolo erbaico, poteva informarsi prima sulle idee di Tayyeb sulla famiglia, visto che Boldrini è sempre così sensibile sul tema del femminicidio. “Per quanto riguarda le percosse alla moglie” ha detto l’imam egiziano. “C’è un programma di riforma. Secondo il Corano, prima si ammonisce, poi si dorme in letti separati, infine si colpisce”. Alla domanda su quale livello di percosse adottare, l’imam Tayyeb ha scandito: “E’ più simile a un pugno, a uno spintone”.

 

Sono come le coltellate inferte agli ebrei israeliani. Non sono proprio una forma di terrorismo, la chiamano “resistenza”.

  • Giulio Meotti
  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.