Editoriali
L'acqua sporca della Brexit
Il solfato ferrico è fermo in dogana. Londra dice: scaricate nell’ambiente
La Gran Bretagna post europea ha un problema. O meglio, ne ha tanti in realtà, ma questo non se lo aspettava nessuno: le acque reflue. Al momento infatti scarseggiano le scorte di solfato ferrico, un sale che viene usato per trattare le acque inquinate e ripulirle prima di versarle in fiumi, mari e tubature delle città. Questa carenza ha una causa e un effetto. La causa è che i camion che in teoria dovrebbero fare arrivare il solfato ferrico in territorio inglese restano fermi alle dogane per giorni, in attesa di passare i controlli imposti a tutto quello che entra in Gran Bretagna dall’Unione europea dopo la Brexit. L’effetto è che il Dipartimento per l’ambiente, l’alimentazione e gli affari rurali (Defra) si è trovato nella difficile situazione di dover pubblicare una deroga alle sue norme e a consentire un allentamento delle regole sugli scarichi industriali.
La deroga vale solo per le industrie i cui scarichi sono classificati come poco o mediamente inquinanti, mentre non vale per le industrie i cui rifiuti hanno un alto tasso di inquinamento. A queste ultime aziende dovrebbero essere riservate le poche scorte di solfato ferrico disponibili. Le altre industrie, invece, se dovessero dimostrare di non essere state in grado di ripulire le loro acque potrebbero essere esentate dalla procedura “a causa di un’inevitabile carenza di prodotti chimici per il trattamento degli effluenti”, ha detto nel suo comunicato il Defra, specificando che “i corsi d’acqua più sensibili e ad alto rischio non saranno interessati e qualsiasi azienda che intenda avvalersi di questa misura a breve termine deve prima concordare il suo utilizzo con l’Agenzia per l’ ambiente, che ne verificherà la conformità”. In via teorica la deroga dovrebbe valere fino alla fine dell’anno. Ma probabilmente varrà fino a quando il Regno Unito non sarà in grado di assicurarsi forniture regolari di solfato ferrico. Ossia fino a quando i problemi doganali legati alla Brexit non saranno risolti, chissà quando.
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