(Ansa)

Editoriali

Il surreale timore dell'inflazione

Redazione

Sì, i prezzi aumentano. Ma vale la pena pagare (un po’) di più per vivere meglio

Gli analisti – indefiniti esperti che da qualche tempo non azzeccano le previsioni – sono spiazzati dall’impassibilità con cui le borse, a cominciare da Wall Street, hanno reagito all’inflazione Usa “volata” al 5 per cento. E dalla decisione di Christine Lagarde di mantenere gli stimoli monetari, pur senza unanimità nella Bce, a fronte di un rincaro medio in Europa dell’1,9 per cento, cioè l’obiettivo statutario della Banca centrale (“il 2 per cento o appena sotto”, andrebbe ricordato che questo standard deve anche essere durevole). In America si temeva che aumentassero i tassi, anche per l’eccessiva svalutazione del dollaro che la Fed ha come secondo obiettivo; in Europa che la Bce seguisse. Nulla per ora di tutto ciò, anche se certo i mercati non crescono in eterno. In realtà ciò che è surreale è il timore d’inflazione. Il mondo è reduce dal peggior biennio dal Dopoguerra, causato per giunta da un fattore esterno, che in Europa si aggiunge a un declino precedente.

 

E ora che le industrie tornano a produrre, le imprese e gli stati a investire e i consumatori a comprare, che cosa ci si aspettava dai prezzi? Che proseguissero con lo zero virgola? Bizzarro è anche il paragone americano con il trend del 2008: beh, l’anno prima era sotto lo zero e quello prima ancora piatto. La statistica è una tentazione facile che non tiene conto dell’effetto rimbalzo per cause straordinarie, come il Covid, e non prevede l’analisi qualitativa oltre che quantitativa. I prezzi oggi aumentano non solo perché sono stati compressi per due anni e la domanda torna tutta assieme (basta pensare ai viaggi), ma anche perché l’offerta di beni, specie durevoli, si è evoluta migliorandosi. Le auto ibride ed elettriche, e più care, ne sono un esempio. Le abitazioni green, i tessuti ecologici, tutto ciò che è riciclabile ha un costo maggiore, in gran parte finanziato dai governi ma in parte a carico dei consumatori. Pagare (un po’) di più per vivere meglio: vale la pena o bisogna chiamare i vigili del fuoco e la polizia?

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