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E' crisi?

Germania sbancata: il caso di Deutsche Bank

Mariarosaria Marchesano

Un vecchio scandalo legato a DB mostra le nuove fragilità delle banche tedesche. Così una segnalazione dell'Ssm (vigilanza bancaria della Bce) su una presunta sottostima del rischio finanziario pari a 200 miliardi ha rimesso il colosso bancario sotto ai riflettori

I fantasmi del passato continuano a mettere in imbarazzo la prima banca tedesca, Deutsche Bank, la quale, secondo quanto riferito dal Ft, è finita sotto la lente della Bce a causa di una denuncia sulla sua situazione finanziaria da parte di un ex manager italiano.

E’ una storia complicata che ha a che fare con la vicenda Santorini-Mps e che ogni tanto riaffiora, anche se questa volta c’è stata una segnalazione circostanziata alla vigilanza europea su una presunta sottostima nel bilancio della banca del rischio finanziario pari a 200 miliardi.

Così la Bce vorrebbe capirci di più mentre i vertici di Deutsche negano del tutto una tale sottovalutazione che, qualora fosse accertata, vorrebbe dire che la situazione finanziaria dell’istituto non sarebbe quella che appare. Si vedrà perché le circostanze sono da verificare. Ma al di là della singola storia, il sistema bancario tedesco sembra entrato in una fase di debolezza con la crisi economica. Secondo le ultime elaborazioni del centro studi di Banca Ifis sulla base di dati Eba, le sofferenze bancarie in Germania nel secondo trimestre del 2025 sono aumentate del 14,4 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in netta controtendenza rispetto all’Italia (meno 7,9 miliardi).

E’ stato soprattutto il settore immobiliare a provocare l’aumento del deterioramento del credito in Germania. Insomma, nel paese è scoppiata la bolla del mattone e proprio Deutsche Bank è emersa come una delle banche più esposte dopo avere impiegato diversi anni per riprendersi dagli effetti della grande crisi finanziaria del 2008. Inoltre, sempre Deutsche nel 2023 ha affrontato una crisi speculativa scatenata dai fondi hedge che avevamo scommesso al ribasso sul suo debito subordinato.

Insomma, un percorso a ostacoli, sebbene i conti di quest'anno abbiano mostrato un deciso recupero rispetto allo scorso anno che era stato debole. Qualcuno, all'inizio della scalata di Unicredit a Commerzbank, aveva visto proprio in Deutsche Bank il soggetto che avrebbe potuto contrastare la banca italiana, ma poi l’ipotesi è tramontata. Forse non a caso.