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La Conferenza stampa

Tutti i punti della legge di Bilancio, spiegati dal ministro Giorgetti

Davide Mattone

Taglio dell'Irpef, misure per la famiglia, finanziamento della sanità, sostegno alle imprese, difesa e rottamazione delle cartelle. A margine del Cdm il titolare di via XX settembre ha risposto in conferenza ai dubbi e alle domande dei giornalisti
 

Il ministro dell'Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti, nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri a palazzo Chigi, ha risposto a diverse domande dei giornalisti sulle misure previste dalla legge di Bilancio.

La premessa del ministro è stata che in generale “Il Parlamento è sovrano, vediamo cosa deciderà di approvare”. E proprio sulle modifiche che potranno essere emendate, ha aggiunto: “Non so se ci sarà un tesoretto ulteriore. Ne avete parlato voi (i media, ndr) per mesi alimentando richieste da più parti e ora avete la responsabilità di questo. Il Parlamento potrà sicuramente decidere di modificare le misure che abbiamo proposto, e riassegnare le risorse”. 

 

Il mistero delle coperture con il Pnrr

Riguardo alla copertura in legge di Bilancio finanziata dalla rimodulazione Pnrr, di cui il Foglio ha già dato conto, Giorgetti ha dichiarato: “Chiariamo un po’ di confusione: il Pnrr sono prestiti, sono spese a carico del Bilancio italiano. Costano qualche decimale in meno rispetto ai Btp. Dunque vremmo potuto finanziare queste cose con i Btp, ma sarebbe costato di più. Ma queste risorse non sono gratis”.

 

Banche ed extraprofitti

Sul punto che più discussioni ha creato anche all'interno della compagine di governo, gli extraprofitti, Giorgetti ha spiegato: “La tassazione è discrezionale: noi offriamo di liberare le riserve a un’aliquota più vantaggiosa. Chi osserva il sistema bancario italiano sa che lo stato ha fatto tanto. Mi aspetto dunque uno sforzo di sistema, perchè il rating che aumenta ha un effetto diretto sui bilanci delle banche. In ogni caso, sono tutte misure assorbibili e senza alcun contraccolpo”. Il ministro ha dunque chiarito nel dettaglio il contributo chiesto alle banche e alle assicurazioni dalla manovra che prevede, ha spiegato "un mix di interventi di carattere strutturale e congiunturale": dall'intervento sulle riserve all'aumento dell'Irap, dalle Dta al riporto fiscale delle perdite.

 

La Difesa

Il ministro Giorgetti ha poi parlato del tema della difesa: “Nel 2035 l’obiettivo Nato è del 5 per cento. Per ora siamo sul percorso dell’aumento graduale per arrivare al 2 per cento nel 2028, servono 12 miliardi”. Il ministro poi ha parlato della guerra in Ucraina e del contesto geopolitico nel quale l’Europa si trova: “Arrivo da due giorni di discussione G7: abbiamo l’esigenza sia di tenere in vita l’Ucraina, che ha un gap di finanziamento di 60 miliardi, e dove ho l’impressione che gli americani non siano molto convinti di contribuire. Questo è un tema molto importante. Noi vorremmo che le risorse aggiuntive nel futuro per la difesa siano però investite in Italia”.  Poi sul fondo Safe ha aggiunto “Non sono soldi gratis, vanno restituiti. Quei 12 miliardi per arrivare al 2 per cento potranno essere utilizzati anche per la ricerca, e stiamo spingendo i nostri campioni nazionali come Leonardo a collaborare con altri campioni europei”.

 

Taglio dell'Irpef e pensioni

Sul tema taglio dell'Irpef Giorgetti ha risposto che: “sopra i 50.000 non ci sarà sterilizzazione.  Sarà prevista solo per chi ha run reddito sopra i 200.000 euro” - poi continua - I contribuenti nella fascia tra 50 e 200 mila euro beneficeranno della riduzione dell'aliquota da 35 a 33. Queste è la nostra proposta come governo".

Per quanto riguardo il vociferato blocco dell'adeguamento dell'età pensionabile rispetto all'aspettativa di vita, il governo ha trovato una via di mezzo: "l'aumento dell'eta' pensionabile sarà di 1 mese dal 2027,  e 2 da 2028". Originariamente, sarebbe stato di 3 mesi nel 2027 e altri 3 mesi nel 2029.

 

Crescita, debito e deficit

Poi sul rapporto debito-pil e la spesa ha chiarito: “Per il momento non abbiamo attivato la clausola di salvaguardia perchè vogliamo uscire dalla procedura d’infrazione un’anno prima. Il nostro obiettivo è questo, perchè c’è il timore che attivare ora la clausola per la spesa per la difesa possa riportarci sopra il 3 per cento dopo che con tanta fatica siamo scesi sotto. Prima usciamo dalla procedura d’infrazione, poi useremo la clausola per finanziarci in extra deficit” ha concluso. 

Giorgetti ha poi parlato della crescita economica dell’Italia: “Le guerre e il contesto internazionale non aiutano. Mi auspico che il clima, anche di investimento e di consumo, possa migliorare. In base ai dati macro che abbiamo, le risorse che abbiamo messo a disposizione delle famiglie si sono accumulate come risparmi. Gli imprenditori posticipano le decisioni di investimento perchè c’è grande incertezza. Nonostante ciò, il pil per abitante aumenta, perchè c’è un fattore demografico negativo. E’ un elemento che preoccupa in termini aggregati”. 

Alla domanda sul debito monstre, della crescita dello zero virgola e sugli extraprofitti delle banche, Giorgetti ha di nuovo sottolineato che “Il rapporto debito-pil sarebbe già diminuito se non ci fosse stato il Superbonus. Questo governo non ha portato un euro di più di debito pubblico; abbiamo solo gli interessi sul debito”.

 

La rottamazione

Sul tema della rottamazione Giorgetti ha poi chiarito l’impostazione lineare che il governo ha presupposto per il momento: “Saranno rate bimestrali di identico importo. Dopo due rate non pagate è previsto un meccanismo leggermente più punitivo rispetto alla precedenti rottamazioni. E’ aperta a tutti coloro che hanno dichiarato ma non versato. Non è un condono per gli evasori furbetti. La proiezione temporale è di 9 anni, così non ci saranno perdite sul Bilancio”. 
 

Gli altri interventi


Mentre su eventuali misure sulle agevolazioni per l'acquisto dei libri scolastici, il titolare del Mef ha dichiarato che non saranno presenti: "Non siamo riusciti ad assecondarle, sebbene fosse una nostra ambizione".  "Abbiamo ridotto le priorita' del Fondo sociale per il clima” – ha aggiunto Giorgetti – "Il Fondo sociale per il clima e' un altro intervento escogitato dalla Commissione europea su cui abbiamo ridefinito le priorita', riducendole enormemente da quelle originarie. Si muove su tre assi, uno di questi fa riferimento alla casa" - ha spiegato – “Sono previsti nella legge di Bilancio interventi di razionalizzazione in termini di elusione fiscale. Penso che questi interventi produrranno tanti risultati, potremo liberare tante risorse". Per la riscossione a livello di enti locali, invece, il ministro ha risposto che "è in fase avanzatissima la formulazione di un progetto di cui stiamo discutendo anche con Anci per migliorare l'efficienza nella riscossione". E sulle dismissioni, il ministro del Mef ha concluso: “Confermiamo che abbiamo intenzione di  procedere con le dismissioni. Abbiamo delle partecipazioni di cui  dobbiamo completare la dismissione”.