(foto Ansa)

editoriali

Un'occasione persa sull'energia

Redazione

L’audizione del capo di Arera è il manifesto della politica immobile e inconcludente

L’attesissima audizione di Stefano Besseghini, presidente dell’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera), sui prezzi all’ingrosso dell’energia, svoltasi ieri alla Camera, è stata perlopiù un’occasione persa. Besseghini ha inizialmente illustrato senza discostarsene i contenuti del rapporto, secondo cui gli operatori hanno messo in atto nel 2023/24 condotte potenzialmente illecite, col risultato di gonfiare le bollette. La relazione introduttiva è stata ineccepibile ma difficilmente ha fatto cambiare idea a qualcuno (o anche solo chiarito legittimi dubbi). Le domande hanno poi visto una polarizzazione tra due estremi: da un lato, le richieste più disparate e fuori tema (che ha da dire l’Arera sui costi delle reti? E sui prezzi al dettaglio?); dall’altro, quesiti talmente tecnici da far sorgere il sospetto che non fossero esattamente farina del sacco dei parlamentari (come spiega l’Arera le divergenze nell’applicazione del regolamento Remit rispetto a Francia e Germania? E come si concilia l’analisi svolta col riparto di competenze rispetto all’Antitrust, anche alla luce del “ricorso giurisdizionale [di Arera] alla deliberazione dell’8 luglio 2024 avverso la comunicazione 31190 adottata dall’Agcm il 13 maggio 2024”?).

 

Non hanno aiutato la tempistica, quasi venti giorni dopo il rilascio del rapporto, né la conduzione del presidente della Commissione, Alberto Gusmeroli, che ha evocato sanzioni ex ante, proiettando l’Arera nel mondo di Minority Report. Alcuni elementi importanti sono emersi, beninteso: Besseghini ha chiarito che si aprirà adesso una fase di contraddittorio coi singoli operatori della durata di pochi mesi. Sul piano politico, Fratelli d’Italia, dopo aver chiesto a gran voce il rapporto, ha giocato ieri la parte del pompiere. Arera ha rivendicato il lavoro svolto, rigettando l’accusa di un’indagine incompleta e tardiva. Al tempo stesso, non tutte le obiezioni erano campate in aria. I deputati hanno annunciato ulteriori quesiti per iscritto e Besseghini si è impegnato a rispondere nel dettaglio. Forse sarà quello il momento della chiarezza?

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