Umberto Ambrosoli (Foto Fabio Bozzani ©)

Umberto Ambrosoli: “La banca del futuro resta di prossimità”

L’innovazione è nulla senza relazione. Il presidente di Banca Aletti e della Fondazione Bpm rilancia il modello della banca di comunità: fiducia, presenza fisica e relazioni con PMI e famiglie, contro la tentazione dell’algoritmo.

Umberto Ambrosoli, presidente di Banca Aletti (Gruppo Banco Bpm) e della Fondazione Bpm, intervenendo oggi all'evento Smart City Italia 2025, ospitato nella sala delle Colonne di Banco Bpm, ha ricordato come "la prossimità per noi è una scelta, un modello di come essere banca. Un modello che rivendichiamo e che, anche in questi mesi, difendiamo con i denti perché lo riteniamo essenziale per la nostre città come per il Paese. In questa logica, ritengo che in una città smart, debba trovare spazio quella bioversità bancaria necessaria per garantire concorrenza e pluralità di offerta per la clientela. Il modello della banca di comunità, cui noi ci ispiriamo, ha al centro la prossimità. Essere presenti: nei quartieri come in provincia, nelle relazioni con le PMI, con le famiglie, e le Istituzioni locali. Vicini, anche a quelle richieste della clientela che non permettono le migliori marginalità. Ma se soddisfacendo quelle richieste per il cliente miglioriamo le sue condizioni, significa che stiamo migliorando pure le nostre, quelle della comunità nella quale facciamo banca. Prossimità, poi, significa, per noi di Banco Bpm, rendere un servizio anche con una presenza fisica, con una relazione umana che si basa sul rapporto di fiducia, senza rinunciare all’innovazione tecnologica per sveltire i processi ma sempre con la relazione al centro. L’algoritmo è uno strumento ma non può mai sostituire il nostro Dna di banca di territorio".