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Unione tra Unicredit e Generali via Mediobanca, a Piazza Affari volano i titoli delle banche
Dopo la notizia della possibile unione rilanciata dal Foglio, la seduta si apre con una crescita di quasi tutti i titoli finanziari del Ftse Mib
Dopo la notizia, rilanciata questa mattina dal Foglio, di una possibile unione tra Unicredit e Generali attraverso Mediobanca, salgono gli indici di tutti i principali titoli finanziari del Ftse Mib. Che fanno registrare le migliori performance tra tutte le borse europee. La Consob, la cui attenzione è massima, ha intanto acceso un faro sui titoli del settore con verifiche sull'andamento e l'operatività. Al centro delle ipotesi c'è Unicredit (+1,8% a Piazza Affari) che con 52 miliardi di capitalizzazione e 10 miliardi per eventuali acquisizioni può a pieno titolo essere considerato il compratore. Di quale preda non si sa. Non c'è infatti solo Mediobanca, che ha spiccato il volo a Piazza Affari e ha concluso la seduta in rialzo del 5,2% trascinando con sé Generali (+3,2%) e Banca Generali (+2,7%). Altri target sono considerati Banco Bpm (+5,4%) Bper e Mps (entrambe +2,2%), la Popolare di Sondrio (+3,6%)
L'ipotesi dell'unione tra la seconda banca commerciale italiana e la prima compagnia assicurativa del paese, con le garanzie offerte dalla banca d'affari milanese, ha insomma riacceso l'entusiasmo dei mercati. Con alcuni analisti, come quelli di Intermonte, sentiti da Radiocor, che dicono come l'operazione "doterebbe Unicredit di importanti supporti in un'area in cui la banca è poco presente come investment banking, wealth management e credito al consumo". Ma che soprattutto, "la combinazione avrebbe senso e con sinergie di ricavo più che di costo". La risposta degli indici è il segnale che l'unione è vista come un consolidamento del settore finanziario. E potrebbe dar vita al cosiddetto risiko bancario.
Sia da Unicredit che da Mediobanca, per ora, hanno preferito non rilasciare commenti sullo scenario prospettato dal Foglio.
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