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editoriali

Lagarde bocciata come guida della Banca centrale europea

Redazione

Un sondaggio interno mostra un giudizio negativo sulla presidemte, soprattutto rispetto al precedessore Draghi

In attesa della riunione di giovedì della Bce, in cui con ogni probabilità il board deciderà di lasciare invariati i tassi d’interesse, la presidente Christine Lagarde finisce sotto i riflettori per un sondaggio rivelato da “Politico”, da cui emerge come secondo i dipendenti della Bce è “una pessima banchiera centrale”. A differenza dei suoi predecessori, Mario Draghi e Jean Claude Trichet, il cui gradimento era alto alla fine dei rispettivi mandati, il 50,6 per cento degli intervistati (il sondaggio è stato condotto tra il personale della Bce, un campione di 1.150 addetti su 4.500) ha valutato la performance di Lagarde nei primi quattro anni di presidenza come “povera” o “molto povera”.

Solo il 20 per cento come “buona” o “molto buona”.  I motivi? Sia di metodo (leader autocratica) che di merito (non è in grado di garantire il ritorno alla stabilità dei prezzi). A discolpa di Lagarde, viene messo in evidenza il fatto che abbia dovuto affrontare alcune sfide formidabili, tra cui una pandemia  e una guerra in Europa che, combinate tra loro, hanno generato un’impennata globale dell’inflazione. Di certo, questo non è un momento di popolarità per Lagarde, anche nel rapporto con i mercati finanziari che continua a essere conflittuale. Già a Davos i funzionari della Bce hanno tentato di spiegare che i tagli dei tassi arriveranno più tardi di quanto prevedono i mercati dicendo, indirettamente, che le attuali quotazioni sono troppo elevate perché costruite su aspettative di calo del costo del denaro che non corrispondono alla realtà. Insomma, per Lagarde le critiche piovono da più parti, sebbene il paragone sul gradimento interno con Trichet può suscitare qualche perplessità. L’ex banchiere centrale francese viene spesso ricordato per il famigerato errore di politica monetaria del 2008, quando, di fronte a una delle più grandi crisi finanziarie della storia, alzò i tassi invece di abbassarli innescando un grave rallentamento economico per l’Eurozona. Per quanto Lagarde non brilli in comunicazione, si spera non arrivi a tanto.