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I numeri

Nella scuola lo sciopero fa flop, nei trasporti non va meglio. Ma Cgil e Uil: "Grande adesione"

Redazione

Secondo il ministero dell'Istruzione ha aderito alla mobilitazione solo il 6,56% dei lavoratori. Nei trasporti, il Mit stima la partecipazione "al 5% in Rfi e "sotto il 16%" per quanto riguarda il personale sui treni regionali. Dati in netto contrasto con quelli forniti dai sindacati

Flop dello sciopero indetto da Cgil e Uil nel settore della scuola. Secondo i dati del ministero dell’Istruzione, alle ore 17 di venerdì ha partecipato alla mobilitazione soltanto il 6,56% dei lavoratori. In particolare, il tasso di partecipazione risulta del 2,47% tra i dirigenti, del 6,53% tra i docenti, del 2,57% tra il personale educativo, del 6,89% tra il personale Ata. I dati dipingono uno scenario persino peggiore delle mobilitazioni del 2021 e del 2020. “Massimo rispetto per chi oggi ha scioperato, va tuttavia segnalato che l’adesione allo sciopero nella scuola è stata molto bassa", ha commentato a caldo il ministro dell'Istruzione, Giuseppe Valditara. "Si configura il clamoroso insuccesso dell’iniziativa di alcuni sindacati. Andiamo avanti sulla strada delle riforme”. 
 

I numeri che arrivano dal ministero sono tuttavia in netto contrasto con quelli forniti dalle forze sindacali. "Grande adesione allo sciopero generale promosso da Cgil e Uil e straordinaria partecipazione alle manifestazioni e ai presidi in tutto il paese sulla base dei dati fin qui pervenuti dai territori e dalle categorie", si legge in una nota degli stessi sindacati. "Nel centro Italia, adesioni medie di oltre il 70% in alcune regioni. Alta l'adesione anche nei settori che oggi si sono fermati a livello nazionale, Pubblico impiego, Scuola, Università, Ricerca, Poste e Trasporti. In quest'ultimo si registrano picchi del 100% nei porti, fino all'80% nella logistica e nei Tpl e nel trasporto ferroviario, comparti sottoposti alla precettazione, del 70%".

 

Secondo il ministero dei Trasporti invece, il tasso di adesione arriverebbe "solo al 5% in Rfi, con nessun treno soppresso sull’alta velocità" , mentre sarebbe "sotto il 16%" per quanto riguarda il personale sui treni regionali. Ragion per cui Matteo Salvini esprime “grande soddisfazione. Non ho sconfitto Landini, ma è la vittoria del buonsenso: una minoranza ha legittimamente avuto la possibilità di manifestare, senza bloccare milioni di italiani”, ha spiegato il ministro e leader leghista. 

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