il punto
Ruffini rilancia la lotta all'evasione: "La strada è la digitalizzazione"
Semplicità e trasparenza unite alle tecnologie renderanno più difficile evadere. Il direttore dell'Agenzia vuole puntare sul rapporto fisco-contribuente. Ma la riforma fiscale deve puntare sulle cause, perché il problema è strutturale
Ernesto Maria Ruffini rilancia la lotta all'evasione. Le parole d'ordine sono: semplicità e trasparenza. La sua riconferma a direttore dell'Agenzia delle entrate va in senso opposto alle retoriche più sovraniste del governo attuale. Soprattutto quelle che guardano con sospetto alle tecnologie. Perché Ruffini, in un'intervista alla Stampa, sintetizza la sua linea con una metafora: "Un paese reale è quello in cui i piromani non appiccano incendi, non si misura solo sui tempi d'intervento dei vigili del fuoco". E allora è chiaro che "la vera sfida è evitare che l'evasione si realizzi, inducendo i cittadini a pagare spontaneamente le imposte". Per farlo, la strada, quella privilegiata, da percorrere "è la digitalizzazione, che lascia traccia e rende più difficile evadere".
Sebbene il trend sia positivo - dal 2011 al 2019 l'evasione delle tasse principali è scesa del 15 per cento -, la quantità di imposte non pagate raggiunge 74 miliardi, che restano tanti. La soluzione quindi, al di là dello stralcio delle vecchie cartelle, che contribuisce ad alleggerire il lavoro delle amministrazioni tributarie, è strutturale. "Bisogna dare stabilità al rapporto fisco-contribuente", sostiene Ruffini, "Il Parlamento ha di fronte un'intera legislatura per attuare la riforma fiscale. E servirà agire sulle cause più che sugli effetti".
In 23 anni, dal 2000, l'Italia ha accumulato più di 1.000 miliardi di tasse non pagate, si tratta di "due terzi del pil del paese". A fronte di questo quadro, i campi d'intervento sono molteplici e s'intersecano tra di loro: la riscossione, diversificandola sulla base del tipo d'imposta; il groviglio confuso delle norme che va semplificato, e il numero troppo alto di tipologie di tributi: "Alcune micro-tasse sono talmente poco redditizie che potrebbero essere abolite senza creare nessun problema. Altre dovrebbero per forza di cose essere semplificate". Ancora una volta: meno è meglio.
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