Foto: Kaleidico

Editoriali

Meno oneri per una vera svolta digitale

Redazione

Un’idea dopo il cashback per incentivare l’economia senza contanti

Come documentato da Luciano Capone sul Foglio del 2 luglio, la cancellazione del cashback di stato secondo lo stile Draghi, poche parole, niente riunioni di maggioranza, è un altro taglio con la linea economica grillina, assecondata dal Pd e anche dalla Lega. Il bonus e il superpremio a chi più usava carte e bancomat, senza troppo guardare ai micro-approvvigionamenti ai self service e altre furbizie, non erano concettualmente lontani dal reddito di cittadinanza o dai bonus a pioggia.

 

Nel primo caso si era disincentivata la ricerca del lavoro. Nel secondo si è creato un mix micidiale tra divieto di licenziamento, cassa integrazione, reddito statale e lavoro nero. Il denominatore comune, cashback compreso, è la propaganda che il motore dell’economia, e della guerra all’evasione fiscale, siano i “cittadini”. L’educazione del popolo con tanto di classifica e premio. Al contrario l’economia gira, e il lavoro arriva, se girano le imprese, se è la legge della domanda e dell’offerta, e la proposta di nuovi prodotti, a far riprendere i consumi. Mentre l’evasione va contrastata sanzionando gli evasori. Per questo è benvenuta la promessa di invertire rotta e filosofia tagliando gli oneri impropri per le imprese, comprese le commissioni su carte e bancomat. Cioè concorrenza alla pari nelle modalità di pagamento, con libertà di scelta per i clienti.

 

Ma non solo. Da anni le aziende si sono attrezzate con carte fedeltà, o, per esempio nelle utenze, offrendo condizioni migliori a chi domicilia i pagamenti sul conto corrente o carta di credito. Il vantaggio da una parte è di fidelizzare all’acquisto ed evitare insolvenze, dall’altra di beneficiare di sconti e continuità di servizio. Non è la perfezione (il controllo delle banche dati e della privacy è un problema mondiale) ma neppure la riffa di stato degli ultimi mesi, oltretutto presentata a scopi pedagogici. Nonché come “nemica” del commercio online: il settore che anche durante la pandemia ha creato più business, più ricchezza, più lavoro e più innovazione.

 

Di più su questi argomenti: