Sud, la defiscalizzazione non basta
Il problema sono i contratti nazionali. Vanno eliminati
-
Perché la "fiscalità di vantaggio" non è la soluzione per il Sud
-
“Lo stato deve aiutare a trovare redditività dove non c'è”, dice Melilli
-
Il decreto “Agosto” non affronta i problemi strutturali del paese
-
"Salvini al governo? Che Dio ce ne scampi". Parla Giancarlo Pagliarini
-
Milano gli sta stretta, e ora Sala ha Roma nel cuore. Pensa al governo
-
L'errore dello sconto
-
Le Madonne cancellate
-
I piani per il Sud non hanno funzionato, perché stavolta dovrebbe essere diverso?
Il rilancio del Mezzogiorno passerà per la fiscalità di vantaggio? E’ difficile che una misura temporanea di decontribuzione possa fare una differenza sostanziale e invertire un processo pluridecennale di divergenza tra il sud e il nord del paese. Questo non significa che non vi siano comunque delle buone ragioni a sostegno del provvedimento adottato dal governo nell’ambito del decreto agosto. L’importante è non caricare la defiscalizzazione delle nuove assunzioni di troppe aspettative e, soprattutto, non ignorare le ragioni per cui essa può essere utile. La riduzione dei contributi sociali può infatti stimolare nuova occupazione e far emergere parte del lavoro nero. Ma, se questo è vero, la ragione è quella indicata – non senza polemiche – da studiosi (come Tito Boeri) e amministratori del Partito democratico del nord (Beppe Sala, Giorgio Gori) e ben fotografata ieri sulla Stampa da Pietro Garibaldi.
Abbonati per continuare a leggere
Sei già abbonato? Accedi Resta informato ovunque ti trovi grazie alla nostra offerta digitaleLe inchieste, gli editoriali, le newsletter. I grandi temi di attualità sui dispositivi che preferisci, approfondimenti quotidiani dall’Italia e dal Mondo
Il foglio web a € 8,00 per un mese Scopri tutte le soluzioniOPPURE