Di cosa parlare stasera a cena

La versione dell'esercito israeliano dopo la strage a Rafah

Giuseppe De Filippi

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Cosa è stato colpito a Rafah e quali potrebbero essere le cause scatenanti dell’esplosione per la quali sono morte 45 persone.

  

Sono di oggi le segnalazioni di carri armati israeliani a Rafah, nelle zone centrali della cittadina.

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

In Georgia passa la legge ricalcata sul modello della repressione politica putiniana. Il governo filorusso sfida la piazza, per il paese, allontanato dalla speranza di integrazione con l’Ue, si delineano scenari molto gravi

  

Fatto #2

Sergio Mattarella a ricordare e nuovamente denunciare la disinformazione e i depistaggi attorno alla strage di Piazza della Loggia a Brescia. I collusi con i terroristi hanno tradito l’Italia, ha detto il presidente

   

Fatto #3

Qualche forma di simpatia reciproca imperscrutabile ci deve essere tra Giorgia Meloni e Vincenzo De Luca. La premier, nel saluto obbligato per l’iniziativa a Caivano sostenuta dal governo, lo affronta a viso aperto e gli ricorda l’insulto con cui la aveva attaccata. Sembra una sfida, ma, appunto, nelle chiacchiere a cena potremmo proporre di vederci anche un ponte gettato verso il nemico, perché la vera e cattiva maldicenza non si fa mai pubblicamente, come aveva fatto De Luca, e tantomeno si rintuzza pubblicamente, come ha fatto Meloni. L’ingaggio in pubblico vuol dire che un po’ di intesa c’è e che almeno ci si capisce, pur insultandosi e che una certa disinvoltura nelle critiche e negli attacchi politici fa parte della stoffa di entrambi

  

Oggi in pillole

  • Il Papa chiede scusa, dice che non voleva offendere nessuno e che nella chiesta c’è spazio per tutti
  • Sorpresa: la memoria su carta dura molto ma molto più della memoria del web
  • Il primo giugno, vale per i milanesi, è possibile una visita guidata alla vasca di laminazione del Seveso, per farsi un’idea di cosa sia un’opera pubblica che protegge dalle esondazioni e come sia possibile realizzarla migliorando tutto l’ambiente circostante. Ovviamente la visita vale anche come risposta alle proteste e alle mobilitazioni che hanno tardato la realizzazione delle vasche e stanno tuttora bloccando le altre di cui ci sarebbe necessità
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