Il botta e risposta tra Ruffini e Salvini sulle politiche fiscali e il gran caldo a Roma

Per leggere la versione senza paywall, iscriviti alla newsletter "Di cosa parlare stasera a cena" a questo link: è gratis!

Il grano deve passare lo stesso, anche senza l'accordo della Russia, dice Volodymyr Zelensky e si porta dietro un'altra serie di paesi con cui è condivisa la necessità di tutelare gli approvvigionamenti.

Le tre "cose" principali

Fatto #1

Ernesto Maria Ruffini mette nel giusto binario le scelte fiscali del governo, sulle quali si è abbattuta la smania di protagonismo del ministro dei Trasporti (qui da un po', chiacchierando a cena, abbiamo indicato in Matteo Salvini una specie di leader del governo ombra). Lo fa da tecnico a capo dell'Agenzia delle entrate ma anche con la forza del saldo rapporto con il vice ministro Maurizio Leo e con la stessa presidente del Consiglio. L'opposizione coglie il punto e trova qualche spazio di comunicazione. 

Fatto #2

Il gran caldo a Roma. Potreste provare, a cena, a notare che ci sono anche straordinarie capacità di resistenza della città e di chi la frequenta. Ma quando fa caldo i cani mordono di più. 

Fatto #3

Nascono nuovi mestieri ma resistono vecchie regolazioni.

Oggi in pillole:

• Bravissimi i gestori dell'aeroporto di Catania, la chiusura lunga sarebbe stata un disastro
• L'inflazione in Ue e come abbiamo resistito
• Ripescaggio cerasiano sulle Meloni di governo e di opposizione