(foto Ansa)

di cosa parlare stasera a cena

L'incidente degli youtuber ha più a che fare con il rispetto del codice della strada che con i social

Giuseppe De Filippi

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Una piccola osservazione sul dibattito, inevitabile a cena, seguito al terribile incidente con cui a Roma la grande e veloce automobile guidata dai ragazzi del gruppo di youtuber The Borderline, impegnati in una specie di sfida di resistenza, ha travolto una smart uccidendo un bambino di 5 anni che era con la mamma e la sorellina. In molti si sono affrettati a indicare la smania di apparire sui social come fattore scatenante di questi comportamenti estremamente rischiosi. E da lì derivano richieste di divieto o di restrizione delle sfide online e di tutte le altre occasioni per pubblicare video in condizioni di grande pericolosità. Invocazioni che fanno fare bella figura ma che cadranno nel vuoto, senza speranza di essere tradotte in nulla di efficace.

Pochissimi, o forse nessuno, prova a osservare che, invece, il nostro codice della strada, l’attuale, non quello riformato in arrivo, è una legge puramente teorica, senza applicazione pratica. Il rispetto, l’effettività della legge come dicono i giuristi, è a livelli talmente bassi da richiedere una riflessione generale. Per tornare a quella grande automobile e al disastro che ha scatenato le testimonianze locali raccontano che girasse da molte ore per le strade della zona dove è avvenuto lo scontro (la sfida consisteva nel superare le 50 ore di resistenza consecutiva in un’automobile in circolazione) e il fatto era di dominio pubblico e anche oggetto di segnalazioni e di nervosismo. Ma nessuno ha pensato a fermarli, a fare qualche controllo su alcol o droghe. Di controlli sul rispetto dei limiti di velocità neanche a parlarne. Eppure, ci sono paesi europei dove, correttamente, il superamento dei limiti di velocità è individuato con grande rapidità (provate a correre troppo in Germania o nei Paesi Bassi e vedete quanto ci mettono a multarvi). Da noi, invece, si polemizza contro l’uso esagerato degli autovelox e fiorisce un’ampia letteratura giuridica per renderli inutilizzabili. E poi, certo, si guarda alle provocazioni di questi ragazzi e, sembrerebbe, si abbocca al loro amo, spostando l’attenzione sulle sboronate da social invece che sulle oggettive violazioni di legge. 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

La Bce vede l’inflazione ancora in leggero rialzo e non si fa problemi ad alzare nuovamente i tassi, di 25 punti base, annunciando già un prossimo intervento per luglio. Tra le due cose la prima può essere considerata sbagliata da una parte del mondo economico (e così, per lo stesso gruppo di osservatori, diventa sbagliata anche la seconda) perché i segni di rallentamento degli investimenti ci sono e si registrano anche i primi segnali di fatica per le aziende, mentre la stessa Christine Lagarde dice che la Bce non ha individuato nessuna evidenza di spirale prezzi/salari, cioè di aumenti retributivi che compensano pienamente gli aumenti dei prezzi. Uno scenario che potrebbe sconsigliare i rialzi dei tassi. Ma la Bce, da mesi, non ascolta in nessun modo queste critiche. Per chi ne approva le scelte, invece, diventa particolarmente interessante l’annuncio sui rialzi indicati come molto probabili per luglio. Perché così, finalmente, si agisce sulle aspettative e si costringono gli operatori economici a prendere decisioni sul medio termine. E questo è il quadro previsionale della Bce sull’economia europea

Fatto #2

Elon Musk edita (tesi nostra, lui sostiene di fornire solo una piattaforma) i tweet cui qui si attinge spesso per impostare le chiacchiere a cena. Ma è un editore tollerante, accetta le critiche e ci si diverte. Ultimamente ne merita altre di critiche, una dose ben aumentata, per il flirt con la peggiore destra sovranista trumpiana (ma è volitivo, domani potrebbe cambiare completamente orientamento). Tenta di fare il provocatore culturale, ma sembra incapace di trovare qualcosa di davvero intrigante, qualche colpaccio dialettico, un battutista cui non vengono le battute e allora finisce sempre per prendersela con l’esercizio della democrazia o con le regole e le prassi a tutela dei più deboli, almeno quando si occupa di temi politici. Oggi è stato a Palazzo Chigi e ha incontrato Giorgia Meloni e Antonio Tajani ed è stato intervistato da Nicola Porro (congratulazioni) in un giro tra capitali europee.

Fatto #3

Preme la politica economica e si attende, con una certa ansia, che il governo si faccia sentire.

Oggi in pillole

  • Pd al parlamento europeo ancora pesantemente diviso nel rapporto con l’Ucraina e di nuovo la maggioranza dei deputati dem ha votato in dissenso rispetto al gruppo socialista europeo, con l’astensione sulle politiche in favore dell’adesione dell’Ucraina alla Nato. UN esponente Pd ha scelto di votare direttamente contro la risoluzione, mentre il voto favorevole, e quindi in linea con il gruppo parlamentare, è arrivato solo da due deputati europei dem.

  • Problemi (che non lo sarebbero) e che non si affrontano.

  • Non si sa mai, a cena si potrebbe anche parlare di Pasquale Saraceno (non sarebbe una brutta idea).

  • I funerali di Francesco Nuti.

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