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di cosa parlare stasera a cena

Il referendum sulla giustizia è un'opportunità per tutti i partiti

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Arrivano i referendum e si smuovono nuovamente le cose politiche, perché già i 5 quesiti approvati oggi dalla Corte sono in grado di ridefinire gli schieramenti in questo e nel prossimo Parlamento, oltre a lasciare il segno sul modo in cui gli elettori decideranno tra un anno e qualche giorno. Decisioni diverse già si segnalano tra partiti appartenenti a stessi schieramenti (anche se si tratta di alleanze notoriamente incrinate, come quella di centro-destra). La giustizia, i cui temi sono presenti in diverso grado in tutti i 5 quesiti, offre anche una possibilità di resipiscenza e di affrancamento, si direbbe, culturale e strategico a molti partiti e, in modo speciale, ai 5 stelle.


Per i 5 stelle più innovativi, come Luigi Di Maio, potrebbe essere l’occasione per mostrare in modo attivo e non solo a parole che ci si è liberati dalla tutela ideologica di Marco Travaglio e del suo giornale, ben più pesante di quella esercitata dal garante Beppe Grillo (che strilla tanto ma poi si fa andar bene tutto o quasi). Anche Giuseppe Conte, magari rispolverando la sua cultura giuridica, potrebbe cogliere i punti rilevanti dei referendum approvati e tornare avvocato e professore di diritto e liberarsi dalle catene giustizialiste travagliesche. È stato istruttivo, a costo della fatica di ascoltarli, vedere ieri sera da Floris come l’ormai tradizionale monologo rabbioso di Travaglio in apertura di talk sia stato seguito da una serie di tentativi di imitazione da parte di Alessandro Di Battista (già a lungo inquadrato annuente durante la requisitoria del direttore del Fatto). Ecco, i referendum sono per i residui grillini l’occasione giusta per lasciar andare definitivamente per la sua strada Dibba e i suoi amici e per qualificarsi come partito di governo.

Qualcosa di simile, in scala e in modo più sfumato, avviene per tutti i partiti. Al secondo posto, per interesse, va il comportamento che terrà Matteo Salvini, già manettaro e gettatore di chiavi di celle (come la mettiamo con l’orrendo ergastolo ostativo?). Ma non va affatto trascurato qualche approfondimento sul Pd, anche per vedere se sono davvero esaurite le ultime scorie del giustizialismo che lo pervase negli anni della guerra a Silvio Berlusconi. La sinistra italiana, per combattere il berlusconismo, si è messa nelle mani dei magistrati. Forse ora può affrancarsene. Questi referendum (insieme all’iter delle riforme Cartabia) sono una bella occasione per provarci (divertente, al riguardo, la lettura di una nota di Achille Occhetto per il trentennale del 1992 e delle note inchieste, in cui il traghettatore degli ex Pci dice che con la caduta del Muro si creò una grande occasione politica ma che la magistratura, con l’avvio di Mani pulite, rubò un po’ la scena, prendendosi la grande corrente del sostegno popolare e togliendola alla politica)

 


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Le tre "cose" principali

Fatto #1: Mosca annuncia ma la Nato non vede (sul terreno, dice il segretario generale Jens Stoltenberg, non abbiamo visto nessun segno di riduzione dell’attività e della presenza militare russa) e la Russia prova con l’attacco personale e la tecnica del discredito

Dice Ian Bremmer che Israele non vuole aiutare troppo l’Ucraina per non mettersi contro la Russia (rapporto strategico per tanti altri casi di confronto mondiale) e secondo Haaretz in Ucraina, sotto sotto, la Russia piace

Fatto #2: anche l’Ue non vede segni di concreta de-escalation. Lo dice Ursula von der Leyen, che oggi ha parlato con Mario Draghi. Importante è anche il messaggio sul gas. Siamo pronti alle conseguenze del blocco dell’export del gas russo, ha detto la presidente della commissione

Fatto #3: la maggiore mortalità in Ue a dicembre rispetto alla media dei 4 anni precedenti alla pandemia. Situazione peggiorata per tutti, ma per alcuni paesi in modo davvero drammatico

Oggi in pillole

  • la Fiaso (che rappresenta gli ospedali e le aziende sanitarie del Ssn) rileva il miglioramento della situazione nei reparti ospedalieri ma invita alla prudenza chi vorrebbe già smantellare tutto il sistema di controlli e limitate restrizioni. Dai dati Fiaso emerge anche il peso sempre maggiore dei non vaccinati sulle strutture sanitarie
  • Il processo per il crollo del ponte sul Polcevera a Genova
  • Emmanuel Macron lima i super numeri dei suoi sondaggi presidenziali ma resta in consistente vantaggio sugli inseguitori
  • L’Ue fa la pace col vino
  • Ivrea legge
  • Arianna Fontana in versione generale Figliuolo (densità di medaglie sul petto)
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