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di cosa parlare stasera a cena

Perché lo sciopero contro Amazon consolida la posizione di Amazon

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

La protesta che per un giorno ha fermato Amazon a prima vista sembra un colpo, uno scacco, per la gigantesca società di commercio e logistica online. Ma a guardar meglio potrebbe essere invece il momento di svolta verso il consolidamento di una posizione già dominante e da qui in avanti anche blindata. Perché le richieste dei lavoratori sono certamente fondate su ragioni valide e con la loro vertenza otterranno qualche cambio nell’organizzazione del lavoro, ora orientata in modo a tratti ossessivo verso la massima efficienza. Nello stesso tempo però il riconoscimento di maggiori diritti ai lavoratori segna un momento di passaggio per l’intero business del commercio e soprattutto della logistica online. Si fissa uno standard, anche perché ciò che fa Amazon stabilisce una regola che, con ogni probabilità, varrà per tutti. Il mercato arrembante delle vendite guidate da clic e algoritmi è cresciuto in modo velocissimo e ora chi è in testa alla fila tira il fiato e impone a tutti gli altri di cambiare le regole. Sta succedendo anche nel più specifico settore delle consegne e in quello del trasporto urbano. Dove i big hanno subito battute d’arresto e vertenze legali molto dure, ma ora si stanno avviando verso un modello sindacalmente sostenibile. Ma ormai sono loro i padroni del mercato, perché nella fase iniziale, eroica o prepotente a seconda dei punti di vista, hanno preso posizioni e visibilità da cui non verranno più riportati indietro (almeno non prima di un nuovo choc tecnologico). E il riconoscimento di maggiori diritti ai lavoratori, oltre che un passo avanti sindacale, diventa anche un modo per cristallizzare il mercato. E, a riprova, il più grande collocamento in Borsa a Londra da anni a questa parte è quello di Deliveroo

 

Le tre "cose" principali 

Fatto #1 

Nessun dubbio sull’efficacia e la sicurezza del vaccino AstraZeneca, tanti dubbi sulla sbandata tedesca e anche italiana con cui per qualche giorno ne è stato messo in discussione l’uso. Invece, se dici che non vuoi lo Sputnik V, Vladimir Putin si arrabbia

Fatto #2 

Lo dice il Foglio, vari studi confermano, le scuole si possono/devono riaprire. Qualche buon segnale anche fuori dalle scuole. 

Fatto #3 

L’Ue decide sanzioni contro 11 esponenti del regime militare in Myanmar a causa della dura repressione delle proteste pro-democrazia, che ha causato molte vittime. La Cina risponde, per interposto paese, imponendo restrizioni ai parlamentari europei e alla commissione per i diritti umani. Questo è David Sassoli. E questo è Manfred Weber

Oggi in pillole

- Sure, il super fondo europeo per il sostegno al lavoro, funziona e fa risparmiare gli stati membri. Lo garantisce Andrea Garnero (Ocse), ricordando a tutti che insieme si è più forti.

- Attenzione alla ripresa della normale attività bancaria quando finiranno le garanzie pubbliche su mutui alle famiglie e finanziamenti alle imprese.

- C’è una tradizione grillina, molto sfortunata, di blitz dimostrativi con cui affrontare le inefficienze dello stato, delle istituzioni o delle organizzazioni anche private, prendendoli di petto e documentando tutto con riprese e post. Si ricordano le  irruzioni con riprese in varie municipalizzate romane subito dopo l’elezione di Virginia Raggi, sfociate poi in nulla o, spesso, in un peggioramento delle condizioni organizzative di quelle società di servizi. E quello di Luigi Di Maio appena nominato ministro dello sviluppo economico nei saloni del suo ministero. E poi anche all’estero la calata sempre di Di Maio ma accompagnato da Alessandro Di Battista sulle sedi del parlamento europeo. E tanti altri casi. Uniti non solo dall’esito fallimentare ma anche da un filo anti-casta che tutti li teneva. In più, ora che la loro presenza nei luoghi del potere si è consolidata, questi blitz stanno un po’ mutando di tono. Se Di Maio ha smesso di farne, e ne è diventato un critico, i grillini tradizionalisti, come Nicola Morra, anche per mostrare che loro non si sono ammorbiditi, continuano a usare quei metodi. Solo che farlo da parlamentare, presidente di commissione, persone che può telefonare direttamente a esponenti del governo ed esercitare pressioni, finisce per rendere tutto non solo gravemente lesivo della dignità di chi lavora per lo stato ma anche piuttosto intimidatorio.

- Attenzione al Libano, sta collassando politicamente e socialmente, dice (con un po’ di interesse) Emmanuel Macron.

- La Lira turca crolla e pure la Borsa, inevitabile effetto delle dimissioni forzate del presidente della banca centrale nazionale e del conseguente commissariamento governativo, cioè da parte di Tarip Erdogan, della politica monetaria. Tutto questo mentre il paese è attraversato da proteste, femministe e Lgbt, e il potere del presidente è sottoposto a test di grande rilievo, con possibilità di elezioni anticipate.

- Qui dibattiamo sterilmente tra ponte sullo Stretto o tunnel sotto lo Stretto, in Norvegia partono i lavori del primo tunnel acquatico, ovvero via d’acqua sotterranea con la portata sufficiente per piccole navi.

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