Di cosa parlare stasera a cena

L'Asia in recessione e il reddito di cittadinanza che vola

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Su, ragazzi, anzi no, non i ragazzi che non c’entrano. Su, genitori, professori, presidenti, giornalisti, non giochiamo con le foto e con le impressioni e le emozioni. Il preside ci bacchetta a tutti, diamogli retta e smettiamola di usare la scuola in modo strumentale.

  

Giuseppe Conte a Norcia. Non solo per la scuola ma anche per parlare in termini generali. Deluderà un po’ i fautori della spallata veloce al governo, perché il fallimento sul recovery fund, posto dal presidente del consiglio come condizione per essere mandato via da palazzo Chigi, si potrebbe sancire magari spietatamente ma in tempi non brevissimi. Come minimo, proprio a voler usare il rito abbreviato, si dovrebbe aspettare febbraio, ma servirebbe una catastrofe e non un semplice fallimento, perché si dovrebbe verificare una bocciatura preventiva da parte dell’Europa dei piani italiani. Con un buffo corollario, perché l’opposizione sovranista e contraria alle intromissioni di Bruxelles nella politica italiana farebbe cadere il governo a causa di una decisione…europea e proprio perché i progetti italiani di politica economica non sarebbero abbastanza europei. Quindi, caduto il governo, cosa farebbe l’entrante? Se poi i tempi si allungano e la bocciatura arrivasse dopo qualche mese dalla presentazione del piano, be’, allora saremmo ampiamente dentro al 2021. Per il governo e per la sua maggioranza servirebbe comunque una mezza catastrofe, una condizione determinata dalla totale incapacità di usare i soldi a disposizione dell’Italia. Ma, per quanti difetti possa avere la squadra di governo, questo sembra un epilogo difficile e che si cercherà di evitare a ogni costo, per ovvie ragioni legate anche alla, a quel punto abbastanza vicina, scadenza elettorale naturale. Insomma, per usare il lessico dei vacui retroscena giornalistici, questa è una condizione che blinderebbe Conte anziché metterlo a rischio.

  

Soluzioni intelligenti e buona volontà.

   

Per le decisioni politiche sulla crisi sanitaria bisogna sempre tenere presente che aldilà dello sbruffonismo di qualcuno la sensazione dominante resta la paura.

 

Il reddito di cittadinanza vola.

  

Pure il debito pubblico fa i suoi bei salti e il ministro Roberto Gualtieri comincia a parlarne con un approccio che rovescia quello tutto basato sull’aumento della spesa e legato all’uso dei fondi europei. Si capisce che il ministro intende fissare da subito i criteri cui attenersi per non finire preda di un risveglio delle tensioni sui mercati finanziari.

  

Intanto servono aggiustamenti in corso d’opera.

 

Quando le magagne sono grosse Luigi Di Maio diventa corale, non fa più le tirate su Facebook ma chiede l’impegno di tutto il governo. Succede ovviamente con la questione dei pescherecci sequestrati, storia vecchissima e ripetuta nei decenni ma sempre fonte di problemi per la Farnesina. Un sito locale siciliano ne parla dettagliatamente e perdonate un eccesso di pubblicità.

 

I preti, specialmente i parroci, sono tra i più esposti verso le fasce più difficili di popolazione. Quindi, anche nel caso dell’omicidio di don Roberto Malgesini, se non si riesce ad unire il rispetto e l’ammirazione per ciò che faceva assieme al dolore per la sua morte, per favore, almeno non si facciano strumentalizzazioni, specialmente per un minimo tornaconto elettorale

 

 

Negli USA continuano a tenere bloccata la sperimentazione del vaccino AstraZeneca, ispirandosi a regole non abituali e diverse dagli standard internazionali. Sono ammesse letture sospettose di questa vicenda, soprattutto perché avviene in un paese che è, per decisione del suo presidente, dichiaratamente in competizione con il resto del mondo per il primato nella ricerca e produzione di vaccini sono ammesse.

 

Sono argomenti già sentiti e su cui abbiamo riflettuto ma fa sempre bene una rinfrescatina sul pericolo costituito da Donald Trump, non solo per ciò che fa ma per ciò che predica e insinua.

 

Intanto Trump è andato in California a dire che rinfrescherà e quindi gli incendi finiranno, ma soprattutto a preparare la campagna elettorale presso l’influente comunità di origini spagnole o messicane. E si prepara a raccogliere i dividendi politici dello straordinario accordo tra Emitati Arabi e Bahrein da una parte e Israele dall’altra, con una cerimonia alla casa bianca.

 

Lo sconsiglio ai viaggi in Cina da parte delle autorità britanniche per il rischio di arresti arbitrari.

 

Tutta l’Asia, presa in blocco, in recessione per la prima volta in 60 anni.

 

Alezei Navalny respira da solo dopo le cure di emergenza in Germania. Lo scontro tra Angela Merkel e Vladimir Pution sulla sua vicenda potrebbe far interrompere la distribuzione di gas lungo il Nordstream.

 

La partenza del Domani.

  

Ma soprattutto le novità del Foglio.

Nuova enciclica francescana in arrivo.

Di più su questi argomenti: