Di cosa parlare stasera a cena

La rincorsa del Pd e l'antimacronismo del Tg2

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Giornata surreale a Torino. In città si parla solo di ferrovie e scavi per collegare l'Italia al corridoio mediterraneo e dei tanti casi politici per la scelta di proseguire o interrompere i lavori, e che ti fanno Di Maio e Casaleggio in visita in città? Stanno tutto il tempo a presentare, con accessi regolamentati per telecamere e giornalisti. Una vacua iniziativa in sostegno di un fondo a favore dell'innovazione d'impresa, un miliardo di dotazione, che dovrebbe cominciare ad operare, forse, in autunno. Un taglio di nastro virtuale mentre fuori impazza lo scontro politico e mentre la sindaca è nervosissima. Poi, come sempre, una cosetta scialba, sempre con i tic grillini a favore del piccolo, che prevede contributi a favore di iniziative nuove e che non ha neanche da lontano la solidità tecnica di provvedimenti che hanno spinto davvero l'innovazione, come industria 4.0.

 

E sempre con questa fissazione che da oggi, con loro, cambia tutto. Pure per presentare l'ennesimo fondo per le imprese. Ce ne sono in ogni finanziaria, a memoria di dicosaparlare, dalla seconda metà degli anni ottanta, e più indietro, nei cinquanta, ci fu l'unico veramente funzionante, che si chiamava legge Sabatini e finanziava l'acquisto di macchinari ed è stato ripreso proprio in industria 4.0. Invece sempre questi toni da passaggio storico, da cambiamento epocale, che forse hanno anche scocciato, Così sembrerebbe, sempre di più, almeno tra gli elettori. Coi sondaggi che premono e mettono ansia ai grillini.

 

Non sembra possibile, con tutte le tecniche immaginabili, che il sondaggio appena visto registri già l'effetto Zingaretti, ma forse qualcosa è comunque arrivato dalla grande mobilitazione che è culminata nelle file per votare e nell'indicazione molto netta a favore del nuovo segretario del Pd.

 

Dal quale vengono segnali interessanti e non ortodossi (se l'ortodossia è la continuità con la parte un po' nel Pd e un po' fuori da Pd che invece aveva sofferto la linea Renzi). Beh, Zingaretti ha subito colpito con la visita ai cantieri della Torino Lione, scelta come primo atto della segreteria. Giocando anche in casa, perché lì ha trovato il combattivo Chiamparino, ormai del tutto esente da tentazioni di simpatia con la versione moderata, appendiniana, del grillismo. Insomma, mentre Di Maio e Casaleggio, e con loro il sottosegretario Buffagni, facevano i visionari (coi fondi pubblici).

  

Chiamparino e Zingaretti facevano i missionari, presso un cantiere dove si vorrebbe lavorare per tenere l'Italia in Europa

  

A cena però dilungatevi un po' sul personaggio del giorno, insomma cercate di capire chi è Zingaretti (certamente alla guida della regione Lazio si è preso, con responsabilità, un compito molto ingrato, quello dell'uscita dal commissariamento dovuto alla perdita di controllo dei conti della sanità, e lo ha portato a termine, anche contro l'impopolarità). Chi è e cosa pensano di lui gli altri.

 

Poi c'è l'avvio, da una parte affrettato e dall'altra frenato, del cosiddetto reddito di cittadinanza. Oggi protagonisti sono i cari e vecchi Caf, in cui sperimentati quadri sindacali gestiscono pratiche per conto di chi si rivolge a loro. Anche il sussidio passerà da quelle parti, ma il capo dei Caf prega di non ammucchiarsi, di non affollare gli uffici tutti insieme, e di procedere con ordine. Ma il Fatto festeggia e lancia l'assegno oltre l'ostacolo, parlando già dei primi accrediti disponibili a maggio.

 

Può essere utile riascoltare l'intervista con Macron che tanto ha fatto arrabbiare il sovranista medio e anche quello che scrive sui giornali, ma per avere un brivido in più riascoltatela grazie all'antimacroniano e giletgiallista Tg2, al quale va dato atto della sportività con cui descrive il colpo giornalistico di Fabio Fazio.

  

Archivi tra poco disponibili agli storici e attese sulle scelte della santa sede in anni drammatici.

  

Muore il cantante dei Prodigy e scatta la nostalgia anni novanta, ma guardandolo c'è anche quella puntina di paura e inquietudine che trasmetteva.