Marco Fassone , Gennaro Gattuso , Massimiliano Mirabelli (foto LaPresse)

La seconda giornata di consultazioni e il rinnovo di Gattuso. Di cosa parlare a cena

Giuseppe De Filippi

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Come ammoniti da Giuliano Ferrara mettiamo la nostra attenzione sul Quirinale e su nient'altro che il Quirinale. Mattarella può e sa fare e ci sorprenderà. Oggi è stato lapidario dicendo che "dalle elezioni nessuno ha una maggioranza". Gli altri intanto sfilano e buttano via credibilità, perché quando si vince davvero (come affermano di aver fatto – ah, il guaio è che lo dicono in due) poi non ci si perde nel labirinto delle consultazioni, ma si va al Colle con progetto, consenso, idee. Tutt'altro, come ci ricorda il Foglio: a tenere banco è invece una divertente canzone di Enzo Jannacci. A meno che non si voglia prendere sul serio il Di Maio neo-atlantista e neo-europeista (qualcuno, avendone l'occasione, potrebbe chiedergli per favore perché allora ha riempito le liste di anti-atlantisti, anti-europeisti, anti-sviluppo, anti-finanza?) o prendere sul serio il mitico "contratto alla tedesca". Di Maio intanto si proclama amico di tutti (Europa, euro, Nato) ma non di Berlusconi, e rivolge il suo invito a firmare il contratto al solo Salvini, addirittura spingendosi in modo un po' ridicolo a dire che "non riconosce la coalizione di centrodestra". Mentre oggi fa il gentile col Pd, dicendo di non volerlo certo dividere. Quindi ammiccando a un tattico sì Renzi, no Berlusconi.

  

 

Intanto il Pd non vuole andare oltre e neanche indietro, che va bene, lo capiamo cosa intende dire Maurizio Martina. Ma letto così non sembra proprio un proclama per scaldare i cuori.

 

 

L'economia dà segnali sempre un po' da interpretare. Sembra però testimoniare con chiarezza della ripresa di crescita e consumi il dato sulle entrate fiscali. Mentre i mercati ripartono dopo qualche scossone sui dazi.

 

 

Qualcuno, specialmente in cene di potere, si interessa alle vicende della Tim. Oggi è il giorno di Vivendi che fa buon viso (ma che lancia anche un avvertimento) e commenta l'arrivo di Cdp nell'azionariato. A proposito, ma la banda larga a sto punto si fa tutti insieme tenendosi per mano?

 

Mark Zuckerberg è un po' pecione nell'amministrazione e pure nel rito delle scuse. Comunque le cose vanno avanti, ma in due direzioni. Da una parte c'è la Borsa che sembrerebbe intenzionata a ridargli credito. Dall'altra varie istituzioni mondiali che invece un po' alla volta mettono sotto pressione Facebook. Il tema è sempre valido per le cene, ma attenti all'effetto saturazione e quindi trovate strade nuove. Ad esempio: ma un rivale potrebbe affacciarsi e fargli le scarpe?

 

Gattuso al Milan fino al 2021, valorizzare nella conversazione, anche per non appassionati di calcio, le qualità di chi abbiamo già accanto e per abitudine non consideriamo più, come appunto Gattuso nel Milan. E poi in questo paese che non riesce più a programmare un contratto e un progetto pluriennale vanno sempre salutati con soddisfazione.

 

Il mondo è pieno di petrolio, ce n'è a volontà. E l'ex ambientalista militante e ora dichiaratamente scettico sui cambiamenti climatici Patrick Moore ne parla con spirito e soddisfazione. Ideale come tema in questa primavera decisamente freddina. La cena finirà male in presenza di ambientalisti arrabbiati o decrescenti felici