Caccia ai nuovi mondi

Redazione
Una rassegna delle copertine dei principali magazine internazionali. Economist, Time, New Yorker, Economist, L'Obs, Courrier International, Variety

    Il magazine francese Obs mette in copertina l'intellettuale britannico Salman Rushdie che in una lunga intervista dice la sua su Trump, Europa e Stato islamico.

     

     

     

     

     

     


     

    E' di questi giorni la scoperta di un nuovo pianeta che secondo gli astronomi potrebbe essere molto simile alla Terra. Ma negli ultimi anni le notizie davvero straordinarie che provengono dallo spazio sono state parecchie. Anche per questo l'Economist decide di dedicare il suo nuovo numero alle ultime scoperte e alle nuove macchine che permetteranno all'uomo ("irrimediabile sognatore") di esplorare lo spazio più profondo.

     

     

     


     

    "Onde" è il titolo della cover story del New Yorker che in copertina mette un disegno di Jean-Jacques Sempé, maestro francese e illustratore di libri per bambini. "E' un'ossessione. Darei tutto per tornare a essere un bambino sulla spiaggia. Potrebbe sembrare infantile ma tornare a essere bimbo, senza preoccupazioni, cogliendo l'immensità dell'oceano mi fa sentire al sicuro", ha detto commentando la copertina, una delle più belle della settimana. Anche il Time dedica il numero di questa settimana ai bambini, e racconta le storie di nove famiglie che hanno cresciuto bambini di enorme successo.

     


     

    Il Courrier International questa settimana parla di spioni. Cia, MI6, Mossad, un viaggio su come è cambiato il lavoro degli "007" nel XXI secolo. Altro che agenti sotto copertura, oggi le spie trascorrono vite molto meno avvincenti e gran parte del loro tempo passa davanti a un computer a organizzare e selezionare dati.

     

     


     

     

    Il magazine americano Variety intervista Michelle Obama, la first lady (ancora per poco) con una chiacchierata piuttosto spensierata su uno dei principali personaggi della storia recente degli Stati Uniti. Che si autodefinisce "un prodotto della cultura pop".