"Pubertà", di Edward Munch

I due uomini accoltellati, uno dalla compagna ubriaca, l'altro dal figlio squilibrato, e la soglia della pubertà a 7 anni

Redazione

    DELITTI
     

    Dario Bavaresco, 66 anni. Romano, tassista vicino alla pensione, «brav’uomo tutto famiglia e lavoro», viveva con la moglie e col figlio Maurizio, 32 anni, grande e grosso, istruttore di body building solito riempirsi di anabolizzanti, anche attore fino al 2008: il ruolo più significativo era stato l’infermiere di Grande, grosso e verdone nel 2007, aveva recitato pure in qualche fiction poi nessun regista l’aveva più voluto e del suo fallimento come attore incolpava il padre che gli aveva insegnato a non chiedere raccomandazioni e a non cedere a compromessi di alcun genere. Qualche tempo fa era andato a Londra a cercare fortuna, anche quell’esperienza s’era rivelata un fiasco e così, quattro mesi fa, se n’era tornato, scornato e depresso, a casa dei genitori. A detta dei vicini «ragazzo innocuo ma strano, si vedeva che aveva qualche problema, spesso rideva da solo, senza motivo», stava per iniziare un ciclo di cure da uno psicologo. L’altro pomeriggio, la mamma fuori casa, s’avvicinò al padre che dormiva sul letto, tutto vestito, a pancia sotto, e gli infilò un coltello a serramanico almeno dieci volte nella schiena. Quindi lo sgozzò. Subito dopo andò in bagno, prese bende e cerotti con l’idea di fermare il sangue ma non riuscendo nell’impresa scese in strada, vagò inebetito per qualche centinaio di metri, poi fermò una volante della polizia e agli agenti disse tutto confuso: «Ho accoltellato il mio papà, ho fatto una grossa stupidaggine. Non so se è morto, aiutatemi vi prego. All’improvviso non ho capito più niente. Ero posseduto».
    Pomeriggio di mercoledì 7 settembre in un appartamento al quinto piano in via Vitelleschi 11, a due passi da San Pietro, a Roma.

     

    Anna Paola Consonni, 79 anni. Di Piombino, invalida e molto malata, da cinquant’anni era sposata col dentista in pensione Mario Neri, 90 anni, che continuava a prendersi cura di lei nonostante fosse malconcio pure lui. L’altra mattina, non potendone più di veder soffrire la consorte, l’uomo le pigiò un cuscino sul volto finché non smise di respirare, poi la vestì, la pettinò, le posò un mazzo di fiori tra le braccia e un rosario tra le dita. Quindi legò una corda a una trave, l’altro capo se lo passò attorno al collo, e si lasciò penzolare. Un biglietto, sul comodino, accanto alla foto del figlio che lavora in Germania: «Abbiamo vissuto insieme e ce ne andiamo insieme».
    All’alba di lunedì 5 settembre in un appartamento in via del Fosso 6 a Piombino, Livorno.

     

    Fabrizio Gratta, 49 anni. Operaio in una ditta di Venturina (Livorno), separato, viveva a Piombino con la compagna Beatrice Paini, 44 anni. L’altra sera i due, che stavano insieme da due anni e a detta di tutti si volevano un gran bene, andarono con gli amici a una sagra di paese e là si scolarono parecchi bicchieri di vino. Tornati a casa continuarono a bere e a un certo punto presero a litigare per qualche sciocchezza finché lei, afferrato un coltellaccio da cucina, infilò la lama da venticinque centimetri nella pancia del compagno e subito dopo chiamò i soccorsi (l’uomo, morto poco dopo il ricovero in ospedale).
    Notte tra giovedì 8 e venerdì 9 settembre in un appartamento di Fiorentina, zona periferica di Piombino, Livorno.

     

    Jagtar Singh, 34 anni. Indiano, lavorava come addetto alle stalle in un’azienda agricola di Gossolengo vicino a Piacenza. Un anno fa aveva fatto assumere dal proprietario della cascina, per lo stesso lavoro, quattro connazionali tra i 29 e i 35 anni: siccome quelli non capivano una parola d’italiano, gestiva pure i loro stipendi. L’altro giorno i quattro, avendo scoperto che il Singh gli aveva rubato centomila euro, lo presero a calci e pugni finché non smise di respirare. Quindi gli legarono mani e piedi, lo infilarono in un sacco della spazzatura, e l’andarono a buttare dal ponte di Tuna sul greto del fiume Trebbia.
    Domenica 4 settembre in un’azienda agricola di Gossolengo vicino a Piacenza.

     

    SUICIDI

     

    Ciro Ciocca, 20 anni. Originario di Riccia in provincia di Campobasso, studente universitario, fidanzato, «molto sensibile», da pochi giorni era arrivato a Rouen, nella Francia del nord, per studiare con l’Erasmus. Venerdì 2 settembre, chissà perché, si tagliò le vene ma non riuscì a morire. Ricoverato in ospedale, mercoledì 7 settembre aprì una finestra e si buttò di sotto.
    Mercoledì 7 settembre a Rouen, nella Francia del nord.

     

    Maurizio Guazzarotti, 60 anni. Imprenditore di Senigallia, «grande lavoratore, buono, brillante, la battuta sempre pronta», l’altro giorno andò nel magazzino della sua azienda, scrisse su un foglietto «scusate, non ce la faccio più», e si impiccò. A trovarlo che penzolava fu un socio (pare che gli affari non andassero bene, in più si stava separando dalle moglie Paola da cui aveva avuto due figlie, Giorgia e Michela).
    All’alba di giovedì 8 settembre nell’azienda Alfa 5 in via Carracci alla Cesanella di Senigallia, provincia di Ancona.

     

    AMORI
     

    CORDE Il bondage (kinbaku, o shibari, in versione giapponese) va sempre più di moda, tanto che ormai si moltiplicano i corsi. Per esempio a Milano, ogni terzo venerdì del mese, si svolge un aperitivo con performance a base di cordami al Kineo Cafè; ma ovunque si possono trovare serate e feste a tema che magari finiscono con un dibattito o uno spuntino. Gli psicologi della Northern Illinois University dicono che il bondage nelle coppie consenzienti abbassa lo stress; Live Science sostiene che la pratica, specie se si riceve dolore, cambia il flusso del sangue nel cervello e porta a una sensazione di tranquillità e distorsione temporale; mashable.com si spinge a chiamarlo «schiavitù meditativa», paragonabile, per i suoi effetti, allo yoga. Alcune informazioni per chi vuole frequentare qualche incontro: chi lega si chiama «top», chi si fa legare «bottom» e va liberato in qualsiasi momento lo chieda. Per provare bastano un paio di corde da otto metri e una forbice di sicurezza. Le prime legature da apprendere sono quelle base, single e double column tie. Gradualmente si arriva a quelle più spettacolari, come il gote shibari, più adatto a un livello intermedio. Si impara poi a lavorare sulla legatura di inguine, polsi, busto, e su due arti insieme. I costi dei corsi, a cui ci si presenta vestiti in t-shirt, fuseaux e tappetino, variano da 100 a 250 euro a coppia, le lezioni private da 30 a 50 euro a coppia l’ora (Stefania Vitulli, Panorama 8/9).

     

    ESPERIENZA «C’è qualcosa di erotico negli uomini con più esperienza» (Monica Bellucci) (Benedetta Maffioli, ilgiornale.it 8/9).

     

    TEMPO «Avrò presto 52 anni e anche se si dice sempre che l’amore sia legato alla giovinezza posso dirvi che non è vero. Quando si è giovani si è spinti da un desiderio ormonale primario. Siamo presi dalle sue pulsioni. Con il tempo il sesso diventa meno impulsivo, ma il piacere è altrettanto intenso» (Monica Bellucci, cit.).

     

    BAMBINI/1 Ricerche pubblicate negli ultimi anni dicono che i bambini iniziano a maturare sessualmente sempre più presto rispetto agli anni passati. Ormai la soglia della pubertà sembra essere fissata a 7 anni. «Siamo quasi concordi nel pensare che i sette anni possano rappresentare la soglia per dare il via alla stagione della pubertà», ha dichiarato Louis Greenspan, endocrinologa pediatra al Kaiser Permanente Hospital di San Francisco. Negli Stati Uniti non desta più stupore trovare almeno due-tre ragazze che, in terza elementare, mostrano i segni di un precoce sviluppo sessuale. Svariate le cause: dal sovrappeso all’assunzione di troppi estrogeni, anche con i cibi. Il processo, sebbene non così marcato, si nota anche tra i maschi (Fabio Di Todaro, La Stampa 9/9).

     

    BAMBINI/2 In Nepal il 10% delle donne viene dato in moglie prima che compia 15 anni. Il censimento 2011 ha evidenziato che il 41% delle ragazze si è sposato prima di 18 anni. La pratica è illegale dal 1963, ma la polizia raramente interviene in caso di matrimoni infantili o apre indagini contro i responsabili. Il governo ha emanato una legge che proibisce il matrimonio prima di 20 anni per entrambi i sessi, ma funzionari governativi spesso registrano ugualmente i matrimoni, anche se si tratta di atti illegali (Stefano Vecchia, Avvenire 9/9).

     

    MAMMA L’astronauta Samantha Cristoforetti, 39 anni, è incinta. Almeno così sembra dalle foto pubblicate dal settimanale Chi. Lei non conferma, ma sua madre, intervistata, sì. Il padre del nascituro potrebbe essere Lionel Ferra, ingegnere aerospaziale francese, istruttore di astronauti apparso accanto ai genitori e al fratello della Cristoforetti durante il lancio della navicella (Martina Pennisi ed Elvira Serra, Corriere della Sera 7/9).

     

    GRAMMATICA Umberto D., dove l’anziano protagonista dice alla giovane domestica, rimasta incinta di uno dei due militari che frequenta: «Certe cose avvengono perché non si sa la grammatica» (Mario Baudino, La Stampa 9/9).

     

    MUSEO Si segnalano gli sposi Massimo e Loredana Migale, uniti in matrimonio il 29 agosto nella chiesa della Santissima Annunziata di Cutro (Crotone), che al posto delle bomboniere hanno donato agli invitati biglietti d’ingresso al Museo di Crotone. Dicono: «Noi crediamo che la Calabria dovrebbe puntare sulla cultura, sulla bellezza dei luoghi, sul mare, sul turismo, sull’enogastronomia. Per fare questo bisognerebbe indirizzare ogni sforzo per inseguire il bello, nelle coste, nel mare, nell’edilizia, nelle opere pubbliche, perché i turisti vanno dove trovano la bellezza. E se non viene sistemata la depurazione, se non si crea un piano per la ristrutturazione o il completamento degli edifici, noi siamo destinati a continuare ad emigrare. Noi abbiamo solo voluto mandare un segnale. Sta alla politica fare il resto» (Gian Antonio Stella, Corriere della Sera 7/9).