Riparte anche il potere d'acquisto delle famiglie, mai così alto da 15 anni

Redazione

Rispetto al 2016 rimane stabile il rapporto deficit/pil al 2,3 per cento mentre scende rispetto al 2015. Diminuisce la pressione fiscale e aumentano i consumi (più 1 per cento)

Il 2016 si chiude con dati positivi: dopo i dati di ieri sulla disoccupazione in calo, secondo l'Istat il rapporto deficit/pil è sceso. Nel quarto trimestre del 2016 è stato pari al 2,3 per cento, stabile rispetto allo stesso trimestre del 2015. Nel corso di tutto il 2016 si è registrato un indebitamento netto pari al 2,4 per cento del pil, in riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto al 2015.

   

Inoltre, nel 2016 il potere d'acquisto è aumentato dell'1,6 per cento, al top dal 2001. Una tendenza favorita anche dal calo della pressione fiscale, diminuita di 0,6 punti percentuali rispetto allo stesso trimestre del 2015, scendendo al 49,6 per cento. Sono in calo sia il reddito disponibile sia il loro potere d'acquisto: secondo l'Istat, nel quarto trimestre del 2016, sono diminuiti rispettivamente dello 0,6 per cento e dello 0,9 per cento rispetto al trimestre precedente.

 

In salita i consumi, cresciuti dello 0,5 per cento. Di conseguenza, la propensione al risparmio è diminuita dell'1 per cento rispetto al trimestre precedente, scendendo all'8 per cento.

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