la kermesse
Zerocalcare pro Pal e l'israeliano Eshkol Nevo tra i più venduti al Salone di Torino
Il primo è un’icona pro palestinese. Il secondo invece è uno scrittore israeliano: sono quelli che hanno visto crescere di più le vendite durante la rassegna torinese. Bene anche Yu Hua e Fagnani
Il primo è un’icona pro palestinese. Il secondo invece è un israeliano. Tra i libri più venduti al Salone di Torino ci sono quelli di Zerocalcare ed Eshkol Nevo, un romanzo a fumetti dal titolo Quando muori resta a me (Bao Publishing) e una raccolta di racconti dal titolo Legami (Feltrinelli Gramma). L’edizione 2024, la prima diretta da Annalena Benini, è stata la più partecipata di sempre (222 mila visitatori). In classifica, il duello “israelo-(pro)palestinese” è significativo per una serie di altre coincidenze, la più significativa delle quali è che, sabato, la guerra mediorientale ha fatto la sua comparsa simbolica al Salone, quando un corteo dei manifestanti pro Palestina ha cercato di invadere gli spazi espositivi al grido di “via i sionisti” dalla città, proprio in coincidenza con l’arrivo di Eshkol Nevo. E’ stato l’intervento di Zerocalcare, chiamato in piazza dai manifestanti, a calmare le proteste, dopo la mediazione con i vertici del Salone.
Il libro più venduto è stato proprio quello di Zerocalcare, +190 per cento di vendite rispetto allo scorso anno. Più difficile stilare la classifica dei libri più acquistati in termini assoluti, perché le case editrici forniscono solo il dato dell’incremento di vendite rispetto all’anno precedente. Senz’altro una sorpresa è stato La città che non c’è di Yu Hua, andato esaurito quando la comunità cinese di Torino, soprattutto ragazzi, ha invaso lo stand Feltrinelli per comprare ogni copia a disposizione. Tra i più venduti anche Mala. Roma criminale di Francesca Fagnani, edito da Sem. E molto bene anche Parti e omicidi di Sayaka Murata, edizioni E/O. Adelphi è stata trainata da Emmanuel Carrère e Peter Cameron. Einaudi da Corrado Augias con La vita si impara. Laterza da Alessandro Barbero, con All’arme All’arme i priori fanno carne. Marsilio da Il miraggio di Camilla Lackberg e Henrik Fexeus. Nessun exploit, invece, per il libro di Matteo Salvini, Controcorrente, arrivato personalmente al Salone per il firmacopie, né per Il coraggio vince del generale Roberto Vannacci.
Dei libri nella dozzina del Premio Strega, hanno guidato le vendite delle rispettive case editrici Chiara Valerio con Chi dice e chi tace (Sellerio) e Tommaso Giartosio con Autobiogrammatica (Minimum Fax). In grande crescita la casa editrice Nottetempo, il cui libro più venduto è stato Fare femminismo di Giulia Siviero, in un’edizione del Salone che ha scelto come tema guida la Vita immaginaria, omaggio a Natalia Ginzburg. Il Salone tornerà nel 2025, dal 15 al 19 maggio.