Ronald Reagan e Bettino Craxi ( Dirck Halstead/Getty Images)

Il gran thriller politico di Sigonella. "Nova Lectio" ci racconta il suo podcast

Enrico Cicchetti

Su Audible arriva "Sigonella 85" di Simone Guida, una serie audio che, anche grazie alle voci dei testimoni, fonde divulgazione storica e spy story. "Agli occhi di un trentenne come me, gli anni Ottanta non sono che l’inizio del caos e delle incertezze in cui viviamo oggi"

"Sotto sotto, siamo sempre alla ricerca di qualcosa da risolvere, che sia là fuori, o persino dentro di noi". Simone Guida, divulgatore e volto del canale YouTube “Nova Lectio”, si spiega così la passione, italiana e non solo, per quello che le categorie di podcast e serie tv hanno da tempo ribattezzato come true crime. Non è una passione nuova quella per il racconto - più o meno sensazionalistico e più o meno moraleggiante - di crimini e misfatti. Basti pensare che già nel 1617 "Il libro delle truffe" di Zhang Yingyu raccontava storie della tarda dinastia Ming su veri (o presunti tali) casi di frode. Dal 1550 al 1700 in Gran Bretagna, con l'aumento dell'alfabetizzazione e la diffusione di nuovi e più economici metodi di stampa, furono pubblicati centinaia di opuscoli, riviste, e libercoli su omicidi e altri delitti. Da William Roughead a Truman Capote, dal New Yorker alla penny press, fino alle recenti serie tv sul caso O. J. Simpson o sull'assassinio di Gianni Versace, il racconto del male continua ad affascinare. E anche il mondo dell'audio ne ha fatto man bassa. Ogni anno tra i podcast più seguiti non mancano quelli che ripercorrono casi reali, talvolta aggiungendo persino tasselli inediti.

 

Con il suo nuovo podcast “Sigonella 85” (otto puntate da 45 minuti l'una, prodotto da Storielibere per Audible) Simone Guida prova a infilarsi nel filone in maniera originale. Lo fa raccontando i retroscena e dando voce a possibili nuove interpretazioni di una vicenda famosissima ma tuttavia avvolta a lungo dal mistero, grazie al segreto militare che la proteggeva e che ora è scaduto. E scrutando attraverso questo spiraglio arriva a suggerire che forse le cose non sono andate esattamente come sono state sempre raccontate. Il caso è quello della celebre "crisi di Sigonella" del 1985, uno stallo alla messicana in salsa siciliana, una delle più grandi crisi diplomatiche del XX secolo, forse la più grave tra l’Italia e gli Stati Uniti. Una storia che allaccia al thriller il dramma politico, la spy story. Materiale per una serie Netflix. Ma come si lavora senza immagini?

   

 

"Fortunatamente, già negli scorsi anni il progetto Nova Lectio ha avuto modo di evolversi anche in formato podcast, tramite la serie Storie di Geopolitica, che tratta di argomenti di attualità inerenti alla storia e alla geopolitica", risponde Guida. "Lavorare senza immagini è certamente più faticoso, perché bisogna restituire all’ascoltatore le stesse sensazioni di un video, servendosi però delle parole e, soprattutto, della lettura. Sotto questo punto di vista, trattandosi di un thriller politico, dunque ancora più bisognoso di ritmi incalzanti - alternati a pause e climax - Sigonella 85 è stata una sfida che spero di aver affrontato al meglio delle mie capacità".

 

 

"Ritengo - aggiunge Simone Guida - che ognuno abbia il suo modo di interpretare Sigonella, attraverso la scrittura e la voce. Pur trattandosi degli stessi eventi, le loro declinazioni in formato scritto, visivo o audio saranno sempre diverse e, perciò, interessanti e arricchenti. Il tratto inedito di Sigonella 85 risiede forse nell’aver voluto fondere pura narrazione storica, elementi di thriller e, soprattutto, l’intervento di ospiti e testimoni. La loro presenza in un documentario, il racconto delle loro esperienze dirette o indirette, è un valore aggiunto di grande peso, perché riesce a inquadrare nella realtà eventi che possono apparire freddi. In altre parole, anche poche frasi di un singolo ospite sono in grado di rendere più autentica una qualsiasi narrazione". Anche grazie alle voci di testimoni d'eccezione, dall’allora ministro Claudio Martelli a Stefania Craxi a Salvatore Gumina, militare VAM presente durante l'accerchiamento dei militari americani al volo Egyptair quel 10 ottobre 1985, questo podcast conduce l'ascoltatore in un viaggio nella storia della politica degli anni Ottanta. Decennio ora sfruttatissimo nella sua verisone "nostalgica", tra serie tv, moda, musica... Come raccontare quell'epoca politica con gli occhi di un trentenne di oggi? "Essendo nato nel 1992, l'anno di Mani Pulite, e quindi in ritardo rispetto agli eventi narrati in Sigonella 85, mi posso soltanto limitare ai racconti diretti o indiretti di genitori e parenti, alla lettura di saggi e alla visione di vecchie interviste televisive", dice Guida. "Posso però dire che la politica - italiana e internazionale - degli anni Ottanta ha attraversato forse una delle epoche più pregne e difficoltose della storia contemporanea. In Italia, durante quel decennio, abbiamo assistito alla perdita di mordente del Partito Comunista e della Democrazia Cristiana, alle ultime fasi degli anni di piombo, alla strage di Ustica, alla scoperta della P2 di Licio Gelli e al terremoto dell’Irpinia. All’estero, invece muoiono Breznev e Tito, Israele invade il Libano e il Regno Unito dichiara guerra all’Argentina per il controllo delle isole Falkland, Gorbacev e Mandela tentano la svolta nei rispettivi paesi e, nel 1989, crolla un'epoca assieme al Muro di Berlino. Agli occhi di un trentenne come me, gli anni ‘80 non sono che l’inizio del caos e delle incertezze in cui viviamo oggi".

      

Laurea in Lingue e Letterature nordiche ("Sigonella si troverà pure a sud, tuttavia si parla sempre del nostro mondo, interconnesso come non mai", dice), e un canale YouTube da 1,2 milioni di iscritti, per Simone Guida nel fare divulgazione culturale oggi in Italia l'importante "è riuscire a trasmettere non solo informazione in maniera chiara, semplice e accattivante, ma anche dei messaggi, qualcosa di nuovo che ci aiuti a ragionare su tre fantasmi: passato, presente e futuro. Dal mio punto di vista, è sempre più difficile mantenere costante l’attenzione dello spettatore, che spesso vuole informazioni istantanee. Il nemico della divulgazione, del resto, non è la mancanza di interesse, quanto piuttosto la mancanza di tempo".

  • Enrico Cicchetti
  • Nato nelle terre di Virgilio in un afoso settembre del 1987, cerca refrigerio in quelle di Enea. Al Foglio dal 2016. Su Twitter è @e_cicchetti