Donald Trump (foto LaPresse)

La necessità di chiavare molto (e provarlo) per chi vuole la Casa Bianca

Ugo Cornia

Mi dispiace moltissimo di aver perso l’occasione di concorrere per la Casa Bianca, almeno per queste elezioni imminenti, perché così tutto il mio passato sessuale rischia di svanire nel nulla più completo.

Mi dispiace moltissimo di aver perso l’occasione di concorrere per la Casa Bianca, almeno per queste elezioni imminenti, perché così tutto il mio passato sessuale rischia di svanire nel nulla più completo. Nessuno, e dico assolutamente nessuno, sta lì a ricordarci che anche Cornia ha avuto una vita sessuale nel suo passato. Va bene, uno può sempre dire – Ma ti rimangono i ricordi. E’ vero, forse mi rimangono i ricordi. Ma i ricordi sono molto labili. E poi sono estremamente soggettivi. – Be’, è quel piccolo archivio della vita che ti rimane nella testa – si va be’. Però per esempio, il 12 maggio del novantasette, che cosa ho fatto io? Ho chiavato? Non ho chiavato? Non lo so. Non riesco proprio a ricordarmelo. E invece, magari, metà del pomeriggio, ti annoi, telefoni a Y: - ci facciamo un giro in macchina? – Ok. Passi tu? – Passo io. E dopo? La bellezza dell’aria, una brezza deliziosa mescolata ai primi raggi di un sole caldo, ti siedi vicino a dei cespugli, due risate, va a finire che le mani si sfiorano e zac, che lei te la dà (magari te la dà due o tre volte. Eravamo giovani allora). Hai delle prove? No, non ce le ho. Lei è disposta a testimoniarlo? Non lo so, in quel momento non gliel’avevo mica chiesto. Siete lì, vi baciate. State per infilarvi tutto da tutte le parti, mica le hai detto: – Però, fra dieci anni, se mi presento alle presidenziali americane sarai disposta a dire che oggi abbiamo chiavato?. Magari nel frattempo si è anche sposata e ha avuto due figli. Le scoccia dire certe cose.

 

Per esempio, un’altra volta, con una siamo finiti due o tre volte a far l’amore per tutto il pomeriggio in un lago vicino a Roma con dei boschetti deliziosi, sembravano camerette fatte d’alberi e cespugli tipici della pittura italiana, a dieci metri dall’acqua, come in un poema ariostesco. Sembrava fatto apposta. Chissà? Che fosse uno di quei posti che preparano i guardoni, per attirarci le coppiette e stare a spiarle, magari anche riprenderle? Non mi è sembrato. Che se beccavo un guardone gli avrei urlato: – Va via, maiale – magari gli spaccavo anche la macchina fotografica. Invece il guardone non c’era, oppure non ci è sembrato. E comunque passa il tempo e negli anni la vita cambia e io magari decido di presentarmi per le presidenziali americane. E la gente magari si chiede – Ma chi è questo? – Boh, non lo so, si chiama Cornia – E cosa fa nella vita? – Boh – Ma almeno, è uno chiava? Ha mai chiavato in vita sua? – Ma cosa vuoi che abbia chiavato quello lì. Magari è uno che millanta. Allora intervistano subito mia moglie – Ma Cornia chiava? – e mia moglie, che ci tiene che io diventi presidente degli Stati Uniti, dice subito – Mio marito è uno che chiava moltissimo. Però la gente dice – Va be’, chiavare con la moglie son buoni tutti, sai che roba. Chiaveranno due volte al mese se va bene – e i sondaggi non sono mica favorevoli. E nonostante i miei programmi politico-economici rivoluzionari, nei sondaggi io sto andando veramente a fondo.

 

Ma è in quel momento preciso che succede qualcosa che cambia tutto, perché il guardone, che c’era anche se non ce ne eravamo accorti, e apprezza moltissimo i miei programmi politico-economici, capisce che deve mostrare al resto dei cittadini le prove che Cornia in realtà chiavava, e spedisce a qualche agenzia di informazione in modo anonimo queste riprese in cui si vede che Cornia quel giorno lì stava chiavando. E si vede anche che lei era bella, e anche affettuosa, tutta eccitata. E anche se quelli del partito avverso dicono subito che la lei in oggetto non era veramente eccitata, ma fingeva, la gente inizia a dire: – Guarda come chiavava Cornia, che dicevano che fosse uno che non si sapeva neanche se aveva mai chiavato o no. E dopo iniziano a saltar fuori anche delle donne che dicono – io nel ’97 con Cornia ci ho chiavato – io nel ’99 – io ci ho chiavato nel 2007, cazzo, che belle chiavate – io nel 2009 – e così via. E insomma, si capisce subito che l’opinione pubblica si sta riorientando. E nei sondaggi io inizio a salire perché si capisce che un sacco di donne un pensierino ce lo fanno. E io divento presidente degli Stati Uniti. Divento Presidente degli Stati Uniti? Speriamo bene di no, che stare tutto il giorno a fare il presidente della repubblica secondo me deve essere anche un’attività un po’ barbogia. Se vedo che sto per vincere le elezioni nego tutto, dico che sono impotente.