Così la demografia condanna a morte una società

Giulio Meotti
Nuovi studi dicono che il Giappone è destinato a passare dagli attuali 126 milioni a 86 milioni nel giro di cinquant’anni, quando diventerà la più vecchia società che l’umanità abbia mai conosciuto. Il Giappone è anche il primo grande paese sviluppato a mostrarci cosa accade a una società che scompare per scelta.

Nuovi studi dicono che il Giappone è destinato a passare dagli attuali 126 milioni a 86 milioni nel giro di cinquant’anni, quando diventerà la più vecchia società che l’umanità abbia mai conosciuto. Il Giappone è anche il primo grande paese sviluppato a mostrarci cosa accade a una società che scompare per scelta, attraverso tassi demografici senza precedenti nella storia del genere umano.

 

Nessuno studioso è ancora riuscito a decifrare il mistero di un grande e ricchissimo paese, libero e prospero, che non ha conosciuto conflitti interni ed esterni per settant’anni, e che sceglie il suicidio collettivo e l’estinzione. Il Giappone, infatti, ha anche il record mondiale di suicidi fra i paesi sviluppati. La chiamano “spirale della morte”. La bassa fertilità è una trappola e ci vogliono decenni per uscirne, se mai un paese riuscisse a invertire la terribile tendenza. Il Giappone viene prima di Germania, Spagna, Grecia, Russia e Italia, gli altri grandi paesi occidentali con tassi demografici simili. Le culle sono vuote.

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  • Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.