Gwyneth Paltrow mentre (probabilmente) legge la lettera d’amore che le ha inviato Maurizio Milani

Innamoramenti molto completi

Maurizio Milani
"Amore, ti amo dagli anni Ottanta. Sei stata la donna che ho amato di più. Certo, c’è stato qualche altro innamoramento". Amori platonici, fissi, eterni e saltuari. Le nuove lettere di Maurizio Milani alle donne della sua vita. "Oggi compio 85 kg. Come lavoro ho una start-up, la banca mi presta 5 milioni per far venire in Italia un campione di sumo".

Lettera d’amore totale a Samantha Fox

 

Amore, ti amo dagli anni Ottanta. Sei stata la donna che ho amato di più. Certo, c’è stato qualche altro innamoramento in questi anni, ma niente di paragonabile a quello che provo per te, amore. Ho 52 anni e ho la testa a forma di uovo. Ero titolare di una ditta di poltrone per donne anziane, ma sono fallito. I consumatori mi hanno fatto causa senza motivo. Era tutto in regola. Però non sono fallito per loro, ma perché non pagavo i fornitori da dieci anni. A me fa però più comodo dire che ho chiuso per i comitati dei consumatori. Adesso, amore mio, ho cambiato completamente settore, sono negli ebook. Per adesso ne ho scritto uno che si intitola “Lo scemo della diligenza”. Parla della diligenza che colegava Miami a Seattle fino al 1902. Era un viaggio lungo, ese ti capitava come compagno di viaggio lo scemo della diligenza eri finito. Tanti pur avendo il biglietto fino a Seattle andavano giù alla fermata dopo Miami. Lo scemo della diligenza è un personaggio realmente esistito. Era anche un bell’uomo sui 35 anni, distinto. Iniziava con il digerire forte all’interno della diligenza per poi fare altri numeri, sempre da gran maleducato. Il libro, amore, per adesso è quello meno scaricato degli ebook di internet, circa due copie. Tieni conto che guadagno 0,5 centesimi a copia. Avendo la partita Iva ancora aperta, ieri sono stato premiato dalla Camera di commercio della Lombardia come ditta che fattura meno al mondo, cioè 10 centesimi. Una roba mai vista. Samatha, amore, ti amo. Vorrei vederti anche oggi se puoi. Come ragazzo sono abbastanza equilibrato. L’unica cosa un po’ strana è che quando vedo un imbuto mi fermo a fissarlo. Sto lì incantato a fissarlo. Non so perché, anche da bambino, tanto è vero che chi sapeva di questo nascondeva gli imbuti. Per il resto sono a posto. Non bevo, non fumo e alla sera alle 20 esatte vado a letto. Amore, ti mando un bacio e ti saluto,
    tuo Maurizio

P. S. Sei bellissima. Domani ti mando una lettera uguale a questa, però scritta in cinese per dimostrarti che è amore vero.

 

 

Lettera alla corista dell’ultimo video di Luca Carboni

 

Gentile corista (mora, capelli corti) dell’ultima canzone “Luca lo stesso”, scusi se scrivo solo a lei e non alle altre sue colleghe del video. Però sono innamorato di lei, per cui sono tenuto a farvi sapere ciò a voi e non a loro (con rispetto parlando). Siete bellissima, nemmeno nei video musicali made in Usa ho mai visto una ragazza così bella. Spero non siate fidanzata. Nel caso, stracciate questa lettera d’amore. Non ho mai scritto una lettera così sentita come questa. E’ la più importante, le altre sono zero, tranne quella alla giornalista Mia Ceran. Sì, è vero, per lei qualcosa provo, ma non è niente rispetto a quello che provo per voi. Oggi compio 85 kg. Come lavoro ho avviato una start-up, la banca mi ha prestato 5 milioni di euro. Ho fatto venire in Italia il campione di sumo giapponese, quello che pesa 270 kg. Ho organizzato una gara di “spinta”, lui contro pacchetto di mischia del Galles di rugby. C’è il filmato su YouTube, una stanga li divide. La mischia spinge verso destra, il lottatore orientale spinge al contrario. Hanno piegato la stanga. Una cosa mai vista. La gara è stata dichiarata nulla. Sto valtando se far causa alla ditta che mi ha fornito la stanga. Mi aveva garanatito che teneva la spinta di cento pachidermi. Così non è stato, a meno che non vogliamo dire che nove uomini, anche se i più forti del pianeta, spingono come cento tori. Amore, basta, voglio dimenticare questo mio flop organizzativo e pensare solo a te. Per adesso ti lascio il mio recapito di telefono, sia fisso che satellitare. Ti amo tantissimo, e finché non mi rispondi non guarderò nessun’altra donna.
    Tuo Maurizio

 

 

Lettera un po’ più completa delle altre

 

I motivi sono vari. Non ultimo che la destinataria la amo sul serio.
Genitle ragazza che in televisione fai la pubblicità Ottica Avanzi, ho preso una sbandata per lei. Non mi era mai capitato.  Ho sempre sognato di fidanzarmi con una donna dalla personalità bipolare. Lei infatti nello spot a seconda del tipo di occhiali indossati cambia. Da molto aggressiva diventa dolcissima. Il sogno di ogni uomo. Vi amo come mai nessun’altra. Ho sempre vissuto in una zona con la più bassa scolarità d’Europa. L’abbandono scolastico era del 97 per cento. Invece di andare a scuola, andavamo al bar della stazione a leggere le poesie di Quintino Sella, ma poi ci stufavamo e giocavamo a flipper. Da autodidatta mi sono fatto una cultura a livello universitario. So bene l’inglese e lo spagnolo, pur avendo 51 anni. Come ripeto, sono innamorato di voi. Oggi lavoro come manovale dentor il quotidiano di Teramo. Porto nella cantina della redazione tutto il materiale cartaceo che non serve, essendo servito per il giornale di ieri. Vado su e giù dalla cantina circa duecento volte al giorno, con pesi che variano dai 30 ai 50 kg a viaggio. Per questo pur mangiando come un bufalo sono in perfetta forma. Vorrei vedervi per consegnarvi una rosa. Dite voi il resto amore!
P. S. La redazione del mio giornale non sa che la carta che dovrei archiviare la vendo. Un domani che viene un controllo si accorgono. Ma in tanti anni il controllo non è mai avvenuto. Tu, amore, cosa dici di fare?  Continuare a vendere la carta senza permesso o dire tutto e rischiare il licenziamento? Io direi di andare avanti così. Quando si accorgono discutiamo. Per me ho ragione io. Un bacio,
    tuo Maurizio

 

 

Lettera a Michelle Hunziker

 

Gentile Michelle, sono un uomo di 62 anni, da sempre suo ammiratore. Anzi, qualcosa di più: la amo. Vivo in provincia di Milano, con uno zio in pensione di 95 anni. Sono scapolo, e anche mio zio. Recentemente seguo come press agent il figlio di una mia vicina. Il ragazzo ha 16 anni, non ha mai avuto voglia di fare niente. Qualche tempo fa, vedendo in tv giocare a scacchi, si è appassionato. Be’, Michelle, lei non ci crederà, adesso mi è diventato un campionissimo. E’ ricercato in tutti i circuiti e circoli anche straniere dove si praticano gli scacchi. In pratica viviamo di quello. Siamo sempre in giro per l’Europa (ho la delega della mamma per accompagnarlo). Ieri eravamo a Rotterdam in una palestra: 35 maestri di scacchi contro di lui in simultanea. Lui in piedi girava tra una scacchiera e l’altra, senza pensare muoveva i pezzi. I maestri invece aveano tempo di riflettere perima che lui facesse il giro. Ha vinto 31 incontri. Di questi match corali ne facciamo diversi a settimana. Il ragazzo, che si chiama Antonio, vis a vis è imbattibile. Domani andiamo ad Atlantic City per sfidare il campione Usa. Borsa in palio: un milione di dollari. Nel rating mondiale il ragazzo è nei primi venti giocatori al mondo.
Gentile Michelle, scusi se mi sono dilungato su ciò, altrimenti non sapevo cosa scriverle. Certo, potevo riempire i dieci fogli di questa lettera con TI AMO! TI AMO!, ma alla mia età non mi sembra il caso. Mio zio di 95 anni recentemente ha piegato l’astina dell’olio della sua Opel con il pensiero. Però vista l’età penso di non portarlo in giro a fare gli show. Michelle, la saluto, il ragazzo divetando una stella è diventato capriccioso: vuole un drink adesso. Se non glielo porto immediatamente fa il mulo, cioè fa apposta a sbagliare e perde contro i dilettanti che qui in hotel lo allenano tipo sparring partner nella boxe. Ancora un caro saluto,
    suo Maurizio

P. S. Ho un altro zio di 86 anni che vive a Otranto e lavorava al Cirque du Soleil. Era l’artista più anziano. L’anno scorso lo hanno mandato via perché beveva. Ma a me non risulta che beve. Sì, un bicchiere ogni tanto, ma non tale da pregiudicare il numero che faceva. Michelle, mi scusi, un’ultima cosa. Non l’ho mai detto a nessuno e so che questa mia rivelazione potrebbe compromettere il mio ruolo, però voglio come pegno d’amore dirlo a lei. Michelle, sono dei servizi segreti! Sono stato arruolato da Robert Redford appena finito il militare. Ancora un saluto, più grande del precedente.


 

Lettera d’amore a Marina Suma

 

Gentile Marina, spero che questa lettera le sarà gradita, essendo come uomo innamorato di voi. Per me siete stata il mio unico amore (platonico) di tutte le dive presenti nel cinema. Volevo dirvi tramite lettara questo.
Mi chiamo Carlo, ho 65 anni e lavoro in un consorzio che si occupa di arredo urbano. Per la precisione mi occupo di raccolta differenziata presso il comune più riciclone d’Italia (dati Legambiente): ben 86 per cento di raccolta differenziata. Oggi per esempio ho il turno della raccolta plastica, nel pomeriggio vetro e lattine. Come lavoro mi piace. La gente qui ha molto senso civico, pensa amore che il vetro lo dividono in due contenitori: vetro chiaro e vetro scuro. Il vetro scuro di solito è composto da bottiglioni di vino. Non per mancare di rispetto, ma qui ci sono molti ubriaconi, che però non sbattono per strada il vetro.
Domani penso di licenziarmi. Dispiace, anche perché sul lavoro i miei superiori sono contenti di me e poi, Marina, alla mia età che altro lavoro trovo? Per questo mi licenzio. Tutti questi comportamenti da deficiente li ho sempre avuti, con gli anni sono aumentati.
Come hobby ho quello di tossire. Marina, vorrei incontrarti presto, così mi vedi di persona. Stasera vado al cinema da solo a vedere Hulk, Thor e gli altri Avengers litigare con una tribù che viene dallo spazio. Amore, te lo devo dire: una volta l’anno vado al raduno della Marvel vestito da Uomo Cisterna. E’ l’eroe della Marvel il cui fumetto, nato nel 1960, fu ritirato dopo solo due numeri perché vendeva zero. Dell’Uomo Cisterna i disegnatori della casa editrice tirarono fuoriben due dei Fantastici Quattro. Anni fa ero andato nella redazione di un fumetto a proporre un nuovo personaggio, l’Uomo Bauxite, però mi buttarono fuori. Giustamente. Marina, amore, adesso ti saluto: devo andare a ritirare un salotto completo che è stato abbandonato fuori da un portone. Noi ritiriamo anche rifiuti ingombranti porta a porta. Ieri per esempio ho caricato sul camion un oggetto che non avevo mai visto. Molto grosso, sarà stato 5 quintali. Era davanti al civico 21 in centro. Anche i miei colleghi in discarica non sono riusciti a capire che cosa è. Non hanno mai visto un oggetto simile. Comunque qualcuno lo teneva in casa.
               Un bacio, Maurizio

P. S. Se puoi vediamoci stasera alle 22.30, passo a prenderti io. Ciao, ancora un bacio grande.

Domani vado dalla psicologa a chiarire tutto. Ma non risolverò niente, è dieci anni che vado. Ma almeno parlo con qualcuno. Che poi la psicologa è la mia vicina di casa, volendo la posso disturbare anche adesso, ma penso che stia facendo il bagno. Però non sono sicuro, non vorrei sia uscita a fare la spesa. Ma non penso ha in casa tutto.

 

 

Lettera d’amore alla mia psicologa
(che è quella del comune)

 

Amore, ho dovuto smettere di venire agli appuntamenti concordati nella tua agenda. Non mi basta stare davanti a te diviso dalla scrivania a parlare per un’ora se da piccolo bevevo il vino o altre domande assurde che mi fai. Lo capisci che sono innamorato di te? O sei talmente piscologa da non averlo ancora capito? Scusamii amore se non ti ho avvertito che saltavo l’appuntamento di ieri, ma ho fatto apposta. Sposiamoci subito, io sono pronto, anche oggi alle 16.30.
Ieri ho visto ribaltarsi un cane. Ne avevo sentito parlare da alcuni conoscenti, ma non avevao mai visto ribaltarsi un cane. Pensavo era più bello. Sì, è stato bello, ma meno di quello che pensavo. Ecco, amore mio, la prossima seduta da te quando mi chiedi una delle tue domande da psicologa ti risponderò così: “Ieri ho visto ribaltarsi un cane”. Tu non farai una piega e dirai: “Che tipo di cane?”. A quel punto disarmato risponderò: “Dammi un bacio, amore!”. Tu a quel punto ti alzerai e dirai: “La seduta non può continuare”. Io: “Motivo? Se non sono maleducato…”. Lei: “Perché ha visto ribaltarsi un cane”. Ecco, quel “lei” che ti ostini a darmi dopo anni di sedute. Nemmeno vuoi che ci diamo del “tu”. Ti amo per questo. Per questo da oggi non ti voglio più vedere e vado da un’altra psicologa, sempre pagata da un ente statale.

P. S. Amore, volevo dirti una cosa: “Non è vero che ti amo, ho fatto apposta”. No, scusa, è vero.

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