L'eruzione del vulcano Taal ha ucciso tutti gli animali e le piante della zona

A dare la notizia è stato il National Disaster Risk Reduction and Management Council. Dopo la nuvola di cenere e i terremoti anche alcune deboli colate di lava. Rischio Tsunami

Settantacinque scosse di terremoto in nemmeno due giorni, 32 delle quali di grado superiore al secondo della scala Richter. E una nuvola di cenere che ha oscurato il cielo prima di depositarsi sull'isola di Luson. Le emissioni nocive dovute alle esplosioni verificatesi nel vulcano Taal – la prima il 12 gennaio –, situato a 70 chilometri a sud della capitale Manila, che ieri avevano fatto scattare l'evacuazione totale delle circa 24mila persone residenti in un raggio di 18 chilometri dal vulcano, avrebbero, secondo il National Disaster Risk Reduction and Management Council, ucciso già tutti gli animali e le piante della zona. "Siamo stati informati durante le perlustrazioni aeree che tutta la flora e la fauna vicino al vulcano era morta e quindi era inutile tornare per cercare di mettere in salvo gli animali", ha dichiarato il portavoce Mark Timbal all'emittente filippina Abc-Cbn News. Per quanto riguarda gli sfollati, per ora sono ospitati in 76 centri di accoglienza; Timbal ha invitato la popolazione filippina a donare cibo e acqua.

 

Dal vulcano sono già iniziate a fuoriuscire, seppur lentamente, alcune colate di lava. L'Istituto filippino di vulcanologia e Sismologia (Phivolcs) nelle scorse ore ha alzato il grado di allerta dal terzo al quarto livello (corrispondente alla possibilità di eruzione pericolosa nei prossimi giorni), su una scala da uno a cinque. Le autorità filippine hanno avvertito la popolazione della possibilità che si verifichi uno tsunami, il quale potrebbe essere provocato dalla caduta in acqua di detriti a causa dell'eruzione.

 

Situato su un'isola in mezzo a un lago, Taal è uno dei vulcani più piccoli del mondo, è il secondo vulcano più attivo delle Filippine e ha registrato almeno 34 eruzioni negli ultimi 450 anni. La peggiore fu quella del 1911, che causò quasi 1.500 vittime. Quella più recente risale al 1977.

Di più su questi argomenti: