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Gli indagati per la morte di Astori e gli sviluppi del caso Khashoggi

Redazione

Che cosa è successo in Italia e nel mondo in poche righe e senza fronzoli

DALL'ITALIA 

  

“I ministri incontrano le imprese. Ma i fatti si fanno al Mise”, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a proposito del vertice di domenica scorsa tra Matteo Salvini e quindici rappresentanti del ceto produttivo. Il leader della Lega: “A me interessa la sostanza. Ognuno fa il suo”. A proposito della Tav, Salvini ha detto: “Se non arriviamo a una soluzione, potremmo chiedere ai cittadini cosa ne pensano. Un referendum? Perché no”.


Rubate 20 pietre d’inciampo a Roma. “Un gesto talmente vigliacco che non ho parole”, ha detto la senatrice a vita Liliana Segre. 


Otto indagati per i fatti della discoteca di Corinaldo: quattro proprietari dell’immobile, tre titolari e un ragazzo di 17 anni. L’ipotesi di reato è concorso in omicidio colposo aggravato. Due medici risultano indagati per la morte del calciatore Davide Astori avvenuta il 4 marzo scorso. 


I renziani verso l’appoggio a Martina nelle primarie per la segreteria del Pd.


Borsa di Milano. Ftse-Mib -1,77 per cento. Differenziale Btp-Bund a 286 punti. L’euro chiude in ribasso a 1,13 sul dollaro. 

   

DAL MONDO

   

L’Arabia Saudita non estraderà in Turchia i due sospetti coinvolti nell’omicidio di Jamal Khashoggi, l’editorialista del Washington Post ucciso nel consolato di Istanbul all’inizio di ottobre. Il tribunale di Ankara aveva richiesto la scorsa settimana l’estradizione di Ahmad al Assiri, ex capo dell’intelligence e Saud al Qahtani, ex consigliere del principe ereditario saudita.


Macron ha fatto un discorso alla nazione dopo le proteste dei “gilet gialli” e ha annunciato tra le altre cose un aumento del salario minimo di cento euro dal 2019.


Tre funzionari nordcoreani sotto sanzioni. Uno di loro è un assistente di Kim Jong-un e le nuove tariffe sono state imposte dagli Stati Uniti per “continue violazioni dei diritti umani”.


Nikol Pashinyan ha vinto le elezioni in Armenia ed è stato riconfermato primo ministro. Secondo i dati ufficiali diffusi oggi, ha ricevuto più del 70 per cento dei voti.


Carlos Ghosn è stato incriminato formalmente. L’ex presidente e amministratore delegato della Nissan era stato arrestato il 19 novembre.