Nel centro di Roma è crollato il tetto di una chiesa

Le travi in legno di San Giuseppe dei Falegnami sono precipitate nell'edificio che ospita una delle più antiche segrete della città, il carcere Mamertino. Nessun ferito 

Redazione

Nel pomeriggio di giovedì è crollato il tetto della chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, nel centro di Roma, nei pressi del Campidoglio e dei Fori Imperiali. Le travi di legno che sostenevano la struttura sono precipitate nell'edificio. In quel momento la chiesa, utilizzata di solito per celebrare matrimoni, era chiusa al pubblico e non si registrano feriti. 

  

Nel sotterranei dell'edificio si trova una delle più antiche segrete di Roma, il carcere Mamertino, che secondo le prime notizie sarebbe danneggiato. "Alcuni frammenti del tetto – ha spiegato l'ingegnere dei vigili del fuoco Luigi Liolli all'Ansa – hanno colpito una parte dell'altare. Una trave ha poi lesionato anche il carcere Mamertino", dove secondo l'agenzia si è sfondato il pavimento. 

Sul posto sono presenti agenti e mezzi delle forze dell'ordine, i vigili del fuoco e il 118, impegnati nelle operazioni di accertamento di quanto accaduto. L'area antistante la chiesa è stata delimitata e interdetta al passaggio delle persone. Molti i turisti sul luogo, che impegnati a visitare i Fori hanno assistito a quanto accaduto. 

   

L'agiografia cattolica testimonia che nelle celle del carcere, il più antico di Roma, sono stati detenuti anche San Pietro e San Paolo. Come spiega il sito del ministero per i Beni e le Attività culturali, il complesso è formato da due ambienti sovrapposti, uno risalente all'epoca arcaica e l'altro costruito in epoca repubblicana (IV-II secolo a.C). Le fonti classiche lo descrivono come luogo di reclusione per i nemici pubblici più importanti dello stato romano in attesa di essere giustiziati. La chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, conosciuta anche come chiesa di San Pietro in Carcere, fu invece completata nel 1663 da Antonio Del Grande e restaurata nel 1886.