Alcuni degli ulivi espiantati nei terreni su cui passerà il Tap (foto LaPresse)

La polizia abbatte le barricate dei No Tap, al via la sistemazione degli ultimi ulivi

Redazione

L'intervento è scattato nella notte. Una settimana fa il Tar del Lazio aveva dato il via libera alle operazioni di espianto e ricollocazione

Il blitz è scattato nella notte. Prima le ruspe hanno rimosso le barricate costruite dai manifestanti lungo la strada, poi la polizia ha circondato il cantiere Tap in località San Basilio, a San Foca, Marina di Melendugno. Così, dopo la sentenza del Tar del Lazio che ha respinto il ricorso della Regione Puglia, i lavori di espianto e spostamento degli ultimi ulivi rimasti all'interno della zona (circa 43) possono essere completati.  

 


Il video postato su Facebook dai manifestanti No Tap


 

Undici piante, già rizzollate, sono state messe nei vasi e sistemate nell’area centrale del cantiere. I manifestanti, colti di sorpresa dal blitz, hanno provato ad organizzare un minimo di resistenza attraverso i social network, ma alla fine hanno dovuto cedere. Qualche insulto, un po' di tensione, slogan gridati all'indirizzo degli operai e delle forze dell'ordine, ma nessuno scontro.  

 

Dopotutto l'operazione di invasamento, come previsto dalla legge regionale, doveva essere effettuata entro il prossimo 30 aprile, visto che dopo non sarebbe stato più possibile farlo fino a novembre. Secondo i manifestanti nel blitz è stato eradicato anche un albero di cui non era previsto lo spostamento. Al momento comunque la situazione nell'area del cantiere è tranquilla. In questa prima fase erano 211 gli ulivi che dovevano essere espiantati e spostati.

Di più su questi argomenti: