Pier Carlo Padoan (foto LaPresse)

La risposta di Padoan alla lettera dell'Ue e l'accordo raggiunto sul Ceta. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

Continuano le scosse di Terremoto, oltre 340 in meno di 24 ore. Oltre 4 mila persone sono sfollate in conseguenza dei crolli e delle lesioni alle abitazioni. Non ci sono morti o feriti gravi.  “Ricostruiremo presto e in modo serio”, ha promesso il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante la sua visita al comune terremotato di Camerino. Il Consiglio dei ministri ha stanziato 40 milioni di euro e prolungato lo stato di emergenza in vigore dal sisma del 24 agosto.  

 


 

Padoan risponde alla lettera dell’Ue. Secondo indiscrezioni di stampa, la replica che il ministro dell’Economia ha inviato giovedì sera a Bruxelles  ha ribadito che la legge di Stabilità non cambierà e che l’aumento di deficit contestato è dipeso dall’emergenza migranti e dal terremoto del centro Italia.   

 



Gentiloni difende l’Italia dopo l’attacco lanciato mercoledì dal ministro degli Esteri ungherese, Peter Szijjarto. Budapest aveva chiesto all’Italia maggiore impegno nell’identificazione dei migranti. “Con muri e referendum, l’Ungheria ha sempre rivendicato di violare regole europee sulle migrazioni. Ora almeno eviti di dare lezioni all’Italia”, ha scritto il responsabile della Farnesina su Twitter.

 



Mattarella incontra Berlusconi. Il presidente della Repubblica ha ricevuto l’ex presidente del Consiglio giovedì pomeriggio al Quirinale. E’ stato il loro primo incontro ufficiale dall’elezione di Mattarella.

 



Sale la fiducia delle imprese. Secondo i dati Istat pubblicati giovedì, l’indice composito è passato da 101,2 a 102,4, in crescita per il secondo mese di fila. In calo invece la fiducia dei consumatori, che scende da 108,6 a 108,0.

 



Borsa di Milano. FtseMib +0,84 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 142 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,09 sul dollaro.

 

 

DAL MONDO

 

Mariano Rajoy verso la riconferma con l’astensione del Psoe. Il portavoce del partito socialista spagnolo nel Congresso, Antonio Hernando, ha confermato l’intenzione del suo gruppo parlamentare di “favorire la nascita di un governo” guidato dal primo ministro uscente, Mariano Rajoy. Nel primo voto di giovedì Rajoy non ha ottenuto la maggioranza assoluta richiesta, ma nel secondo voto, che si terrà domani, dovrebbe raggiungere una sufficiente maggioranza grazie anche all’astensione del Psoe.

 



Raggiunto un accordo sul Ceta. Il primo ministro del Belgio, Charles Michel, ha fatto sapere di aver raggiunto un accordo per la ratifica del trattato di libero scambio con il Canada, che era osteggiato dal parlamento della Vallonia. Il presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, ha detto che contatterà per la firma il primo ministro canadese, Justin Trudeau, “a procedure di ratifica ultimate”.

 



Il Gop chiede di rompere con l’Unesco. In una lettera al presidente americano Barack Obama, un gruppo di senatori repubblicani mercoledì scorso ha chiesto di “tagliare i rapporti con l’Unesco” per via delle risoluzioni che negano le radici ebraiche di Gerusalemme.

 



Continua l’avanzata su Mosul. L’Isis avrebbe riportato circa 900 perdite nell’offensiva, ha annunciato il generale Joseph Votel, del comando centrale degli Stati Uniti. L’esercito iracheno ha sofferto 57 morti, mentre le milizie curde hanno avuto circa 10 uccisi.

Il giorno dopo il rifiuto spagnolo, anche Malta ha notificato a Mosca che non concederà alla portaerei Kuznetsov di attraccare nei propri porti.   

 



Xi Jinping è “leader centrale” del Partito comunista cinese. L’appellativo gli è stato concesso giovedì dal Comitato centrale.

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