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UN CONSIGLIO DI LETTURA DI UN NOSTRO PARTNER: Leonardo
A Brindisi la nuova frontiera della manutenzione elicotteristica di Leonardo
La nuova Service Station di Leonardo nel brindisino diventa il polo di riferimento per il sud: un investimento strategico che integra innovazione, formazione e filiera territoriale, rafforzando la rete nazionale di supporto agli elicotteri governativi
Leonardo sceglie Brindisi per la sua prima base di manutenzione elicotteri nel sud Italia. Una scelta strategica e industriale: dentro l’hangar da 4.000 metri quadrati inaugurato nel sito produttivo brindisino, la Divisione Elicotteri del gruppo costruisce un nuovo punto di equilibrio tra prossimità operativa e presenza territoriale.
La nuova Service Station non è solo un’estensione della capacità logistica del gruppo, ma un tassello di una strategia più ampia: decentrare la manutenzione di una flotta governativa di circa 150 mezzi – Capitaneria di Porto, Vigili del Fuoco, Carabinieri, Guardia di Finanza, Aeronautica,
Esercito, Marina – alleggerendo il carico dei centri di supporto del nord e del centro e garantendo tempi di risposta più rapidi. L’hangar, con sette baie operative (una riservata agli interventi più complessi), nasce all’interno dello stabilimento già dedicato alla produzione e all’assemblaggio di aerostrutture. È un investimento che rafforza la presenza industriale di Leonardo nel Mezzogiorno e punta a consolidare la Puglia come uno degli assi portanti dell’aerospazio italiano.
"Con Brindisi rafforziamo la nostra capacità di essere più vicini ai clienti istituzionali", ha dichiarato Gian Piero Cutillo, direttore della Divisione Elicotteri di Leonardo. "È la prima infrastruttura di questo tipo nel sud e rappresenta un investimento che unisce innovazione, occupazione qualificata e valorizzazione del territorio".
La prima fase operativa sarà dedicata al modello AW139, elicottero multiruolo tra i più diffusi nel comparto governativo. In seguito, la manutenzione si estenderà anche all’AW169, incrementando la capacità complessiva della base. Ma il dato rilevante è un altro: Leonardo non si limita a costruire infrastrutture, sta ridisegnando la geografia della sua rete di assistenza.
La rete globale di Customer Support & Services del gruppo conta oggi oltre 2.400 professionisti, 100 centri di assistenza e 13 centri di addestramento. Opera in più di 150 Paesi, su una flotta di 5.000 elicotteri, garantendo supporto 24 ore su 24. A Brindisi questa rete trova un nodo mediterraneo, capace di integrarsi con i nuovi strumenti digitali e i sistemi di manutenzione predittiva: algoritmi che, analizzando in tempo reale i dati di volo, anticipano i guasti e riducono i tempi di fermo.
La manutenzione, dice Cutillo, "è una parte essenziale della gestione del prodotto. Non basta consegnare un elicottero: deve volare per vent’anni". È una visione industriale ma anche culturale, coerente con l’evoluzione del modello di business di Leonardo: il post-vendita vale ormai circa il 40 per cento dei ricavi del comparto elicotteri.
Accanto al dato tecnico, c’è quello sociale. Il progetto brindisino investe sulle persone, sulla formazione dei manutentori, sulla collaborazione con gli ITS e con il sistema educativo locale. È un modo per radicare competenze e creare filiere di professionalità in un territorio dove la grande industria, per crescere, ha bisogno di continuità e investimenti qualificanti.
Non è un caso che, a margine dell’inaugurazione, Cutillo abbia rilanciato il programma “Crescere Insieme”, con cui Leonardo vuole rafforzare la filiera nazionale del volo verticale: oltre 600 imprese coinvolte nella fase di scouting e l’obiettivo di riportare in Italia più di un miliardo di euro di forniture critiche. Una politica industriale che risponde a una pressione strutturale: l’espansione del mercato elicotteristico sta mettendo alla prova la catena di fornitura, e il gruppo punta a trasformarla in un ecosistema più integrato e autosufficiente.
Brindisi, così, diventa un laboratorio del futuro aeronautico italiano: un punto di incontro tra industria e territorio, tra innovazione e continuità. Non solo un hangar, ma un’infrastruttura simbolica — e strategica — che porta nel Sud un pezzo del cuore operativo di Leonardo.