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Chi è il "re del mattone di Milano" Manfredi Catella

Redazione

Il costruttore ha rivoluzionato lo skyline di Milano, socio cofondatore e ceo di Coima, un gruppo da quattro miliardi e mezzo di investimenti negli ultimi cinque anni. Ora è tra i nomi di spicco del nuovo filone dell'inchiesta urbanistica di Milano 

È considerato il "re del mattone di Milano" e ha rivoluzionato lo skyline di Milano con il suo progetto di riqualificazione di Porta Nuova. Così il costruttore Manfredi Catella ha portato a compimento uno dei maggiori interventi di rigenerazione urbana in Europa. Nato a Livorno nel 1968 da una famiglia di imprenditori immobiliari, si è laureato in Economia e Commercio all'Università Cattolica di Milano. Catella è socio fondatore e ceo di Coima Res, azionista di maggioranza e ceo di Coima Sgr e presidente di Coima Srl, una società immobiliare fondata nel 1974, controllata dalla famiglia Catella. Il gruppo ha ottenuto 4 miliardi e mezzo di investimenti negli ultimi cinque anni e sviluppato e gestito 5 milioni di metri quadri. La sola Coima Sgr oggi gestisce 33 fondi di investimento immobiliare, oltre 10 miliardi di euro di investimenti stabilizzati, e conta più di 200 conduttori e 170 proprietà nel portafoglio in gestione. Catella è anche presidente della Fondazione Riccardo Catella. In precedenza è stato responsabile in Italia di Hines e ha esperienze internazionali in varie aziende, tra Chicago e Parigi.

Con la sua guida, Coima ha avviato i cantieri di Porta Nuova, Garibaldi e Isola e ha riqualificato zone che in parte erano in stato d'abbandono, come le ex Varesine, costruendo edifici iconici della Milano di oggi come il Bosco Verticale e la Torre Unicredit. Il costruttore toscano è senza dubbio il protagonista dello sviluppo immobiliare di mezza città da oltre dieci anni. Tra i suoi progetti ci sono anche il Villaggio Olimpico – che nel 2026 ospiterà gli atleti dei Giochi invernali e che poi si trasformerà in uno studentato – il rilancio del Grand Hotel Des Bains al Lido di Venezia, la riqualificazione delle ex aree Falck di Sesto San Giovanni. E centinaia di edifici sparsi in tutta Italia tra Milano, Roma e Venezia. 

Catella è ora tra i nomi di spicco del nuovo filone dell'inchiesta sull'urbanistica di Milano. La procura di Milano ha chiesto per lui gli arresti domiciliari, stessa misura cautelare proposta per l'altro nome di rilievo nell'indagine, l'assessore comunale Giancarlo Tancredi – entrato nella giunta del sindaco Giuseppe Sala nel 2021. Tra gli indagati appare anche l'archistar Stefano Boeri.

 

 

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