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nel grand-est
Uno studente di quattordici anni ha accoltellato un'assistente scolastica in Francia
Un ragazzo di quattordici anni della scuola Françoise Dolto di Nogent ha accoltellato un'assistente scolastica di 31 anni. Trasportata d'urgenza in ospedale, è morta poco dopo. I motivi sono ancora ignoti ma si sa che l'aggressione è avvenuta durante uno dei controlli degli zaini effettuato all'ingresso – che si sono intensificati con l'ampliarsi della "piaga delle armi bianche"
Parigi. Ieri c’è stata un’altra vittima di quella che il presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, ha definito “un’ondata di violenza insensata”. Attorno alle 8.15, uno studente di quattordici anni della scuola Françoise Dolto di Nogent (Haute-Marne) ha accoltellato un’assistente scolastica, Mélanie. Quest’ultima, 31 anni, madre di un bambino di 4 e da poco pacsata con il suo compagno, è stata trasportata d’urgenza all’ospedale, ma non c’è stato nulla da fare a causa delle gravi ferite riportate. “Un terribile dramma”, ha scritto su X la ministra dell’Istruzione, Élisabeth Borne, prima di recarsi sul posto. Il 14enne non figurava nei registri della polizia, “non presentava difficoltà particolari”, ha dichiarato Borne, ed era referente per le iniziative di contrasto al bullismo dell’istituto. Negli ultimi tempi, tuttavia, lo studente era stato sospeso due volte per aver disturbato le lezioni, ha aggiunto la ministra.
Fino a ieri sera, erano ancora ignoti i motivi che hanno spinto l’adolescente a compiere questo atto di violenza. “Lo abbiamo visto andare avanti e indietro, come se stesse pensando a quello che avrebbe fatto”, ha raccontato a BfmTv uno studente che ha assistito alla scena. “Dopo che la maggior parte degli alunni è entrata a scuola, ha brandito il coltello ed è corso verso l’assistente scolastica. L’abbiamo sentita urlare, è caduta a terra e la polizia si è girata”, ha aggiunto. L’aggressione è avvenuta durante un controllo degli zaini effettuato all’ingresso della scuola in presenza dei gendarmi. L’intensificazione di questo tipo di operazioni è stata decisa dal governo in seguito all’accoltellamento che lo scorso aprile, in una scuola di Nantes, ha provocato la morte di un’adolescente di 15 anni. “Nelle ultime settimane sono stati effettuati seimila controlli, con quasi 300 armi sequestrate”, ha dichiarato la ministra Borne. Ma non basta a fermare quella che il primo ministro francese, François Bayrou, ha chiamato “la piaga delle armi bianche”.


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