l'intervento dei vigili del fuoco

A Roma Monte Mario è di nuovo in fiamme dopo l'incendio di un anno fa

A luglio scorso un vasto incendio partito da un accampamento abusivo ha distrutto 12 ettari di parco e costretto la Rai a evacuare i suoi studi di via Teulada. Oggi un nuovo episodio, spento subito ma dalle cause simili, nonostante gli sgomberi dell'amministrazione 

Alessandro Luna

Monte Mario brucia ancora. Dopo l’incendio dello scorso luglio, partito secondo più ricostruzioni da alcuni accampamenti abusivi che occupavano un versante della collina, questa mattina si è alzata una colonna di fumo dal lato opposto. L’incendio è stato spento velocemente e nessuno è rimasto coinvolto: “Siamo arrivati per tempo”, spiegano i pompieri.

Il fascicolo dell’anno scorso è ancora a carico di ignoti, dice al Foglio un tecnico arrivato sul posto insieme a pompieri, forestale e carabinieri per coordinare lo spegnimento dell’incendio. “Un anno fa, dopo l’incendio, l’area è stata bonificata. Quando cercavano di tornare li facevamo sgomberare prontamente, grazie alle segnalazioni che ci arrivavano”. Eppure un anno dopo sembra di essere ancora all’inizio: Monte Mario è ancora una zona a rischio incendio.

È solo grazie all'intervento tempestivo delle forze dell'ordine che l'episodio di oggi non ha preso le dimensioni di un anno fa, quando i dipendenti della Rai, che ha sede a via Teulada, sotto la collina, furono costretti a evacuare l’edificio dove si registravano i programmi. Andarono in fumo circa 12 ettari, il 5 per cento dell’intera area del parco di Monte Mario. Secondo gli inquirenti,  fu un fornelletto spento male a causare l’incendio.

Ancora oggi abbiamo trovato dei rifiuti, non sappiamo se nuovi o se rimasti dall’anno scorso. Nessuno abita più qua ma ogni tanto tornano, li abbiamo sempre fermati prima che potessero costruire le baracche di legno. Prima montano una tenda, tipo apache, poi la rafforzano col legno, infine la arredano con anche dei fornelletti”, ci spiega una delle persone giunte sul posto. 

Oggi, nonostante le bonifiche, l’area torna ad aver bisogno dell’intervento di vigili del fuoco e delle forze dell’ordine. Sperando che, con l'estate alle porte, anche il prossimo di questi incendi venga segnalato col giusto tempismo, in modo da non creare un disastro paragonabile, se non peggiore, a quello dell’anno scorso.

Di più su questi argomenti: