Toti - foto GettyImages

L'interrogatorio

“Mai fatto pressioni o favorito qualcuno”. Toti si difende

Ermes Antonucci

Il presidente ligure risponde alle domande dei pm per  quasi nove ore. Ha inoltre depositato una memoria di 17 pagine per spiegare “le linee politiche e morali” che hanno guidato la sua azione in Regione

Edurato quasi nove ore l’interrogatorio del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti davanti ai pm di Genova, nell’ambito dell’indagine per corruzione e falso. Il governatore, assistito dal suo legale Stefano Savi, avrebbe risposto a tutte le contestazioni mosse dalla procura. Ha inoltre depositato una memoria di 17 pagine per spiegare “le linee politiche e morali” che hanno guidato la sua azione di governatore. Nell’ordinanza di custodia cautelare “così come nell’intero impianto accusatorio si analizza solo una limitatissima parte dei rapporti tra amministrazione, presidente, e mondo del lavoro e delle imprese. E di tale limitatissima parte si fa paradigma per tutto il resto”, attacca Toti, elencando alcuni dei tanti incontri avuti con altri imprenditori non coinvolti dell’indagine. Il governatore ribadisce poi la legittimità dei finanziamenti ottenuti: “Ogni euro incassato ha avuto una destinazione politica: nessun contributo ha prodotto arricchimento o utilità personale”.

“Non ho mai travalicato le specifiche competenze degli enti e degli uffici preposti, mai ho ingerito nelle libere scelte e decisioni dei soggetti coinvolti mai ho fatto pressioni verso alcun soggetto, mai ho servito un interesse particolare in danno di quello collettivo”, prosegue Toti nella memoria, sottolineando quali fossero le ragioni per le quali gli imprenditori finanziavano la sua attività politica: “Vi era semplicemente una visione ampia e diffusa da parte dei privati circa l’utilità, civica ed economica, di sostenere un’amministrazione che vedeva nell’investimento privato, all’interno delle regole, un mezzo per perseguire un interesse pubblico, oltreché privato. Visione corrisposta dal massimo impegno amministrativo nel sostenere e se possibile agevolare le attività di investimento e di impresa a prescindere dal colore politico delle imprese stesse”. 
Toti respinge poi nello specifico le accuse dei pm legate alle somme ricevute dall’imprenditore Spinelli, negando pressioni sull’autorità portuale e anche di aver ricevuto finanziamenti in concomitanza con appuntamenti elettorali: “La maggior parte delle attività liberali  si spalmano nel tempo in modo totalmente decontestualizzato rispetto ai colloqui presi in esame dall’accusa”. 

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  • Ermes Antonucci
  • Classe 1991, abruzzese d’origine e romano d’adozione. E’ giornalista di cronaca giudiziaria e studioso della magistratura. Ha scritto "I dannati della gogna" (Liberilibri, 2021) e "La repubblica giudiziaria" (Marsilio, 2023). Su Twitter è @ErmesAntonucci. Per segnalazioni: [email protected]